Per migliorare il sistema fognario, aumentare la capacità dei depuratori e adeguare gli scarichi ai nuovi limiti imposti dalla normativa, la Provincia ha definito un piano di intervento che individua 29 interventi prioritari per oltre 65 miliardi di spesa.
Sulla base di questi piano, approvato di recente dal Consiglio provinciale con l’astensione del centrodestra, saranno richiesti i finanziamenti al ministero dell’Ambiente e alla Regione Emilia Romagna.
“Si tratta di un settore decisivo per la tutela dell’ambiente – afferma Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all’Ambiente – in particolare dei corsi d’acqua. Nel modenese disponiamo già di un sistema efficiente che garantisce la depurazione della quasi totalità delle acque reflue, un sistema che però va potenziato, soprattutto in montagna, e adeguato alle nuove esigenze”.
Il piano indica tra le priorità la ristrutturazione e l’adeguamento dei depuratori di Modena, Sassuolo, Spilamberto e Vignola in quanto bacini alta densità abitativa classificati nella programmazione provinciale come “zona vulnerabile a sensibilità elevata”; sono previsti, inoltre, l’ampliamento dei depuratori di Finale Emilia e Nonantola, quindi l’adeguamento dei depuratori di Carpi, Formigine, Mirandola e Soliera.
In programma anche una serie di interventi per migliorare la rete fognaria a Modena, Castelnuovo (per collegare al depuratore la frazione di Solignano), Castelfranco Emilia, Serramazzoni e Soliera e la realizzazione dei depuratori di Fanano, Fiumalbo, Montese e Pievepelago.
Secondi i dati forniti dall’ufficio Risorse della Provincia, nel modenese il 94 per cento delle acque reflue vengono trattate attraverso 82 impianti di depurazione; un altro 3 per cento viene trattato tramite le fosse di sedimentazione in grado di migliorare la qualità delle acque.
La lunghezza complessiva del sistema fognario modenese è di circa 2.500 chilometri con 510 scarichi di cui 157 non vengono tuttora depurati.
“Si tratta soprattutto di scarichi nelle piccole frazioni di montagna – spiega Giovanelli – per le quali abbiamo stabilito da tempo apposito programma di finanziamenti, ma servono ulteriori risorse”.
In provincia di Modena i comuni che, pur avendo una fossa di sedimentazione, non possiedono un depuratore sono Fanano, Fiumalbo, Montefiorino, Pievepelago e Frignano.
A Pievepelago il nuovo depuratore è in costruzione, a Fiumalbo è in fase di progettazione, mentre a Fanano è iniziata la fase di progettazione.