mirandola, diazzi: “il biomedicale sarà più competitivo”sabato 21 maggio si presenta facoltà di biotecnologie

“E’ proprio attraverso una politica che determini reti tra imprese, Università e Centri per l’innovazione che possiamo investire sul futuro sapendo che un vantaggio competitivo duraturo e stabile anche nel settore biomedicale, così importante per l’economia della nostra provincia, potrà portare nel tempo nuovi vantaggi locali”. Lo sostiene Morena Diazzi, assessore provinciale agli Interventi economici e ai rapporti con l’Università, in occasione della presentazione della Facoltà di bioscienze e biotecnologie che si terrà sabato 21 maggio a Mirandola (ore 10, sala polivalente del bocciodromo, via Dorando Pietri, n 13/5) alla presenza degli amministratori locali, del rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Giancarlo Pellacani e del preside della facoltà di Bioscienze e biotecnologie Stefano Ferrari.


“Inutile sottolineare – osserva l’assessore Diazzi – l’importanza che ha per la nostra realtà territoriale lo sviluppo dell’Università. Nel nostro Paese il numero di laureati nelle discipline scientifiche è pari al 5,9 per mille della popolazione tra 20 e 29 anni contro il 19 per mille della Francia ed il 9,9 per mille della Spagna (Istat 2000). Nel caso della Facoltà di bioscienze e biotecnologie il legame con il distretto delle tecnologie del biomedicale può diventare particolarmente significativo per i processi di innovazione, diversificazione e crescita dell’intero comparto”.


Nella nostra provincia operano oltre 90 imprese biomedicali (di cui 74 nel distretto di Mirandola) che occupano oltre 3.400 addetti; Modena è la prima provincia italiana per occupati di questo settore.

Pubblicato: 20 Maggio 2005Ultima modifica: 25 Agosto 2005