Nell’accesso all’asilo nido la condizione economica della famiglia non rientra solitamente nei criteri di valutazione, se non in caso di parità degli altri criteri. Si privilegiano, infatti, composizione e caratteristiche del nucleo familiare, presenza di portatori di handicap, condizione lavorative dei genitori, possibilità di affidare i figli ai nonni o ad altri parenti.
Il Riccometro, invece, è il parametro fondamentale per determinare la tariffa. E in questo campo sono emerse alcune differenze tra i Comuni modenesi sia nel considerare i componenti effettivi della famiglia (soggetti a carico ai fini Irpef, parenti e conviventi) sia nello stabilire i parametri economici.
La media provinciale del minimo Isee è fissati sugli 11 milioni e vi corrisponde, a seconda dei Comuni, o la retta minima (mediamente intorno alla 11 mila lire) o l’esenzione. Le differenze più accentuate sono sul valore del massimo Isee che è mediamente intorno ai 39 milioni, ma che in realtà varia dai 30 di Carpi o dai 31 di Sassuolo, fino ai 42 di Vignola, i 43 di Pavullo, i 48 di Modena e, addirittura, gli 82,4 di Finale. All’Isee massima corrisponde la tariffa massima che nel 2000 era di 505 mila lire a Carpi, 580 a Sassuolo, 550 a Vignola, 594 Pavullo, 683 a Modena e 430 mila lire a Finale.
Per i valori del Riccometro intermedi tra il minimo e il massimo, la tariffa è definita secondo classi che seguono un valore lineare e che quindi aumentano proporzionalmente.