Nel settore dell’autotrasporto è necessario intensificare l’azione di controllo sul rispetto degli orari, delle norme contrattuali e sulle condizioni di lavoro degli operatori. Lo chiede il Consiglio provinciale con un documento presentato da Maino Benatti (Ds), Mauro Cavazzuti (Democratici) e Mauro Biondi (Ppi) approvato con il voto favorevole della maggioranza (Ds, Democratici e Ppi) e di Rc; contrario il centrodestra che ha votato un documento presentato da Giorgio Barbieri (Lega nord), respinto con il voto contrario della maggioranza e l’astensione di Rc, dove si individua nella legge nazionale che concede sgravi alle aziende di autotrasporto del sud, la causa principale delle difficoltà del settore perché, come ha sostenuto Barbieri, “contribuisce a deprimere il settore, incentivando la concorrenza sleale e favorendo aziende con sede legale al sud ma in realtà operanti al nord”.
Nel documento della maggioranza si prende atto delle preoccupazioni manifestate dalle associazioni di categoria modenesi sull’applicazione non pienamente rispondente delle legge – come l’impiego di lavoratori non effettivamente residenti in tali regioni – ma, come ha affermato Andrea Sirotti (Ds) “il problema non è la legge, ma il rispetto di regole e contratti di lavoro”.
Per discutere di questi problemi si è svolto di recente anche incontro tra Morena Diazzi, assessore provinciale agli Interventi economici e le associazioni di categoria modenesi.
In base ai dati del 2000 il settore conta nel modenese circa 2700 di autotrasporto, iscritte per l’84 per cento all’albo degli artigiani, con una occupazione stimata pari a circa 8500 addetti, di cui circa il 40 per cento sono lavoratori autonomi.