i primi 50 anni del consiglio provinciale 5 il palazzo, da fabbrica del caffè a sede della provincia

E la Fabbrica del caffè diventò… il Palazzo della Provincia. Tra il 1844 e il 1849 iniziò a Modena la sistemazione del versante orientale della città, affacciato sulle antiche mura tra Porta Bologna e il Baluardo di S. Pietro. Un ambizioso progetto urbanistico affidato dal duca Francesco IV d’Austria d’Este all’ingegnere Cesare Costa: tra gli edifici da costruire quello dove, oggi, ha sede l’Amministrazione provinciale.


Al centro della schiera dei nuovi edifici l’odierno Palazzo della Provincia, già sede del Ministero ducale dell’Interno, nato come “Fabbrica del caffè”. Infatti, il piano nobile avrebbe dovuto ospitare una sorta di “coffee house”, sull’esempio del Caffè Pedrocchi di Padova collegato da un cavalcavia al collegato alle mura.


L’edificio sorse in un nobile stile neorinascimentale, differenziandosi dagli altri vicini per monumentalità e per maggior articolazione delle masse. Dopo il piano terreno che funge da basamento, il settore mediano si arretra fra due ali, in un loggiato a colonne architravate al piano nobile, e al piano superiore in una terrazza balaustrata a cielo aperto: la trama della facciata si arricchisce di effetti cromatici, nel contrasto del bianco dei marmi sulla calda tonalità delle pareti in laterizio. Una struttura “aperta”, adeguata alla destinazione pubblica e d’intrattenimento: la sequenza interna atrio-cortile-atrio creava una galleria tra il percorso delle mura e la via retrostante. Il Caffè, però, non venne mai aperto e il cavalcavia mai costruito.


Al piano superiore c’erano gli uffici di varie istituzioni culturali: la biblioteca dell’Università e il Gabinetto letterario (l’odierna Sala di Giunta), la Società d’incoraggiamento per gli artisti (negli ambienti dell’attuale Segreteria generale), l’Accademia e la sua libreria (locali della presidenza e della vicepresidenza). Nel vano dell’attuale Sala del Consiglio, Costa aveva realizzato un salone con colonne.


Nel 1861 il Palazzo fu acquistato dalla appena costituita Provincia che vi fissò la propria sede. Gli interni hanno mantenuto varie testimonianze dell’antico decoro: l’atrio colonnato, il cortile, i simmetrici accessi alle scale, l’elegante scalone d’onore che è tra i più suggestivi dell’800 modenese, la pavimentazione nel raffinato mosaico alla veneziana, la stessa volumetria dei saloni e l’ornato ad affresco nella volta della Sala di Giunta la cui terrazza domina il parco cittadino.

Pubblicato: 27 Giugno 2001Ultima modifica: 25 Agosto 2005