Gallinelle d’acqua e folaghe nutrite con granaglie per far fronte alla esiguità di cibo causata dal gelo di queste settimane. L’iniziativa è dei tecnici dell’assessorato alla politiche faunistiche della Provincia di Modena che è intervenuto per ridurre la perdita per denutrizione degli uccelli acquatici che svernano nel modenese che secondo un censimento effettuato la prima settimana di gennaio sono oltre sette mila e duecento unità appartenenti a 21 specie diverse (vedi comunicato n° 58).
La severità delle gelate ha concentrato gli uccelli in un ridotto numero di località del territorio modenese dove sono stati predisposti, già da prima delle feste di fine anno, spargimenti di granaglie rinnovate anche dopo l’ultima nevicata. “Gli alimenti – spiegano i tecnici faunisti della Provincia – si sono rivelati utili, come ci si aspettava, soprattutto per le folaghe e gallinelle ma non per le anatre che invece hanno continuato ad effettuare pendolarismi notturni nei campi di frumento e nei fiumi Secchia e Panaro. I campi di frumento hanno sostenuto, fino all’ultima nevicata, in parte anche le folaghe e le gallinelle che dopo però hanno dipeso dal mangime”.
In alcuni casi gli uccelli, eccessivamente denutriti o feriti dal ghiaccio nel tentativo di procurarsi il cibo, sono stati curati e successivamente liberati nell’ambiente originario di provenienza.