Non c’è tartufaio senza un cane come fedele compagno nelle escursioni nei boschi. Instancabile nella ricerca, grande sensibilità nel percepire con l’olfatto la minima traccia del tipico profumo del tartufo e grande delicatezza nelle operazioni di scavo: sono queste le doti che deve possedere il cane al quale, dopo un meticoloso addestramento, non è chiesto solo di rintracciare i preziosi tuberi, ma anche di rimuovere delicatamente il terreno per mettere in luce il tartufo maturo, pronto per essere raccolto.
Si favoleggia che per cani particolarmente in gamba i tartufai siano disposti a pagare cifre esorbitanti. E questo anche se i cani più adatti a questo compito sono comuni meticci: l’importante e individuare quelli naturalmente predisposti a fiutare l’odore del tartufo e con un po’ di pazienza addestrarli alla ricerca. Le razze più indicate sono il Border Collie, lo spinone italiano e il Lagotto Romagnolo ovvero animali estremamente resistenti e con buone capacità di apprendimento.