Sarà l’Ensemble strumentale dell’istituto musicale pareggiato “Orazio Vecchi” di Modena protagonista del concerto nella chiesa parrocchiale di Renno di Pavullo, sabato 16 luglio, alle ore 21 (ingresso libero). L’appuntamento fa parte del cartellone della rassegna “Armonie tra musica e architettura”, proposta dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”.
L’organo della chiesa di San Giovanni Battista, costruito nel 1871 da Luigi Boselli con materiale del XVIII secolo di Antonio Morelli, è in corso di restauro con un intervento che rientra nel programma della Provincia per la conservazione e salvaguardia degli antichi organi presenti nelle chiese del territorio. Il concerto si aprirà con il “Minuetto da Donna Diana” di Carl Maria von Weber, cui faranno seguito il “Trio op. 16” di Joseph Kreutzer e il “Notturno n. 2 per flauto e chitarra” di Molino. Chiusura con il “Trio n. 1 musique d’automne” di Andor Kovach.
Lo stesso giorno, sabato 16 luglio, sempre alle ore 21, “Armonie tra musica e architettura” propone anche un altro appuntamento, nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia a Fontanaluccia di Frassinoro. Protagonista della serata l’ensemble vocale e strumentale “Flatus Cordi” formato dal soprano Reiko Sanada, da Comaci Boschi e Anna Mancini al flauto e Stefano Pellini all’organo. Apertura nel segno di Bach con un brano dalla Messa in si minore BWV232 per proseguire con Jacopo Fogliano da Modena (“Ricercare”) e Giuseppe Tartini. Quindi ancora Bach dalla “Passione secondo Matteo BWV 244, un brano di William Boyce, la “Sonata IV in fa maggiore” di Giovanni Battista Sammartini, un’aria di padre Davide da Bergamo e, in chiusura, “Gratias agimus tibi” di Gaetano Donizetti. L’organo è stato costruito nel 1878 per una chiesa nel Parmense e portato a Fontanaluccia nel 1978, anno in cui sono stati apportati alcuni ampliamenti. E’ uno degli organi più grandi della provincia. Risale all’Ottocento anche la chiesa parrocchiale di Santa Lucia, costruita nel 1833 in sostituzione di una precedente distrutta da una frana. All’interno vi sono arredi lignei seicenteschi attribuiti alla bottega di Carlo e Pietro Cerretti.