Si articola attraverso 61 iniziative la suggestiva proposta del “Parco dei luoghi dell’anima” che unisce la secolare tradizione di fede e spiritualità dell’Appennino alla magia del contesto ambientale e propone spazi e opportunità per “staccare” dalla vita frenetica di tutti i giorni. Il Parco offre svariate occasioni per fermarsi, riconciliarsi con la natura e con se stessi, riscoprire valori dimenticati attraverso laboratori, percorsi, esperienze dirette, occasioni di incontro e di scambio culturale.
Nel sito www.parcoluoghidellanima.it, oltre all’indicazione ed esaustiva descrizione di numerosi luoghi fisici, storici ed artistici di grande suggestione, è disponibile il programma completo delle iniziative che si articolano attraverso quattro percorsi. Il primo è dedicato a “Spiritualità e tradizione” e propone, ad esempio, il “Maggio delle anime purganti” (l’8 maggio a Riolunato), un evento a carattere religioso dedicato al suffragio dei defunti, oppure l’infiorata del Corpus Domini (il 29 maggio a Pievepelago), la festa di San Bartolomeo (22-24 agosto a Fiumalbo) o il concerto per San Rocco (Zocca, 16 agosto) in occasione del restauro dell’oratorio edificato come ex voto per la fine della peste manzoniana nel borgo di Montecorone. Il filone “Gli spazi e i silenzi” propone ritiri spirituali, campi educativi, momenti per riflettere, come la passeggiata notturna sul Sasso di Sant’Andrea il 30 luglio e le diverse iniziative estive legate all’osservazione del cielo stellato (a Montese, Festà e Canevare). “Pace e dialogo” propone eventi culturali e di approfondimento sui temi dello scambio tra culture, della pace interiore e della pace globale, a cominciare dall’inaugurazione, il 21 maggio, dei “Sentieri di pace” a Lama Mocogno fino alla seconda iniziativa a Sestola di “Rocca di pace: convegni, arte e spettacoli”. Per quanto riguarda infine il circuito “Natura e benessere”, si va dalle proposte di relax a Barigazzo o a Prignano ai festival della musica e di gastronomia tipica al Parco di Santa Giulia di Monchio o a Gombola, dai laboratori sperimentali (del formaggio, della tessitura della lana, o per la riscoperta di un più completo utilizzo dei propri sensi) all’escursione guidata al tramonto sulle orme di cervi e daini.