E’ all’insegna dell’Italian style la diciottesima edizione di Jazz in’ It, la rassegna musicale che si svolge a Vignola da venerdì 23 a domenica 25 giugno con la direzione artistica di Giuseppe De Biasi e la partecipazione di musicisti come Franco D’Andrea, Rita Marcotulli, Maria Pia De Vito e Gianluigi Trovesi. La rassegna, organizzata dal Comune di Vignola con il contributo della Provincia di Modena, della Regione Emilia Romagna e di numerosi sponsor, prevede anche diversi eventi collaterali: una mostra delle litografie di Henry Matisse, degustazioni culinarie (“Jazz & Food”) e altri appuntamenti musicali che iniziano martedì 20 giugno (comunicato n. 804).
Se l’Italian style caratterizza l’edizione 2006 della rassegna, comunque, la manifestazione non rinuncia ad alcune delle caratteristiche che ne hanno decretato il successo: le produzioni originali (quest’anno ben sei), la commistione di generi e linguaggi artistici, lo spazio riservato alle giovani leve. I concerti si svolgono, con inizio alle 21,30, nella medievale piazza dei Contrari, in caso di maltempo saranno ospitati nell’attigua Sala dei Contrari della Rocca di Vignola. Il prezzo dei biglietti è di 20 euro (18 euro ridotto, per minori di 18 anni, over 65, soci Coop, club Repubblica e abbonati ai circoli musicali locali); 50 euro l’abbonamento (45 euro per i residenti). E’ attiva la biglietteria on line: www.jazzinit.it. Informazioni: ufficio Festival, tel. 059 777707 – Iat Informacittà, tel. 059 764365.
La rassegna si apre venerdì 23 giugno con Franco D’Andrea che, reduce dall’affermazione come miglior musicista dell’anno al “Top Jazz 2005”, presenta prima una singolare commistione fra il suo pianoforte e il film capostipite del genere surreale “Le Straordinarissime Avventure di Saturnino Farandola”, capolavoro d’epoca di Marcel Fabre (1915), e poi il suo nuovo quartetto impegnato nei brani del recentissimo “Dancin’ Structures”, disco che rappresenta l’ennesima scommessa poetica del pianista trentino.
Sabato 24 sarà invece una serata tutta al femminile, inaugurata dalla regina del pianoforte jazz europeo, Rita Marcotulli, impegnata in “The light side of the moon”, performance multimediale condivisa in scena con le immagini di jazz-woman raccolte in trent’anni di carriera dall’acuto occhio fotografico di Carlo Verri. A seguire la sanguigna voce partenopea di Maria Pia De Vito, alla guida di un gruppo inedito di ben cinque voci, raccolto nel progetto “Voice on”, appositamente commissionatole dal festival e che la vedrà affiancata dalle Faraualla e da due grandi protagonisti del jazz italiano come Paolino Dalla Porta e Federico Sanesi.
Si chiude, domenica 25, con il fantastico trio formato da Gianluigi Trovesi, Umberto Petrin e Fulvio Maras che proporrà in anteprima assoluta i brani del disco in uscita per la prestigiosa etichetta tedesca ECM di Manfred Eicher e la performance originale “Dancin’ on ECM Project” che lo vedrà confrontarsi sul palco del festival con un grande ballerino e coreografo come Giorgio Rossi, storico fondatore della compagnia Sosta Palmizi.
Sabato e domenica, alle 17,30, inoltre, sono in programma gli Afternoon Concerts del “Guitto Gargle” Quintet, una coproduzione originale Jazz in’ It – Ai Confini tra Sardegna e Jazz che vede sulla scena Piero Bittolo Bon (sassofoni), Simone Schirru (contrabbasso), Alberto Fiori (pianoforte, wurlitzer), Silvia Bolognesi (contrabbasso) e Simone Sfameli (batteria).