Le risorse naturali ed energetiche necessarie al sistema Modena sono aumentate dal 1997 al 2003 del 42 per cento. Il dato emerge da uno studio di Enzo Tiezzi, docente di Chimica fisica all’Università di Siena, presentato venerdì 13 ottobre nel corso del convegno sullo sviluppo sostenibile nel territorio modenese, in programma all’hotel Real Fini (via Emilia est 435) che prosegue sabato 14 ottobre con la partecipazione di Sergio D’Antoni, vice ministro allo Sviluppo economico.
Promosso dalla Provincia di Modena, con la collaborazione della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, l’incontro mette a confronto mondo scientifico ed economico sui nuovi criteri di valutazione dello sviluppo di un territorio.
La giornata di sabato sarà dedicata in particolare ai temi più squisitamente economici con gli interventi di Maurizio Maletti, assessore alla Programmazione della Provincia di Modena, Pier Luigi Sacco dell’Università di Venezia, Carlo Trigilia dell’Università di Firenze e Mario Pezzini, direttore della divisione Sviluppo territoriale dell’Ocse.
Nella prima giornata dei lavori, oltre allo studio di Tiezzi, è stata presentata una ricerca dove, per la prima volta in Italia, un territorio, in particolare quello modenese, è stato valutato non solo in base del pil, ma secondo l’indice di benessere economico sostenibile che tiene conto anche dei fattori ambientali. Dallo studio emerge che nel 2003 l’incremento di questo indice è risultato inferiore all’aumento del pil di circa il 25 per cento,
«Significa che la valutazione solo economica non basta più – ha sottolineato Caldana, introducendo i lavori – perché non tiene conto dell’impatto sull’ambiente, dei consumi energetici o il livello di equità nella distribuzione della ricchezza, tutti elementi indispensabili per esprimere un giudizio complessivo sullo stato di salute di un territorio».
Nella prima giornata sono intervenuti anche Letizia De Torre, sottosegretario del ministero della Pubblica istruzione, Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf e Lino Zanichelli, assessore regionale all’Ambiente.
I giornalisti sono invitati a seguire i lavori del convegno
Per interviste radiofoniche e televisive si suggerisce la fascia oraria dalle 10,30 alle 12. L’orario di arrivo di D’Antoni sarà confermato telefonicamente alle redazioni nel corso della mattina.