in consiglio provincale i tigli abbattuti a s. cesario telleri: violato un vincolo paesaggistico regionale

«I tre tigli di Corso Libertà sono stati abbattuti all’interno del progetto di ripristino della zona per riportarla a come era all’inizio del secolo scorso, quando il filare, che risale agli anni Cinquanta, non c’era». Lo ha riferito Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente, specificando che «la Provincia non ha alcuna competenza su questo tema» e riportando quindi una dichiarazione del sindaco di San Cesario Valerio Zanni.

La precisazione è stata fornita in risposta a un’interpellanza proposta in Consiglio provinciale da Walter Telleri (Verdi) che contestava la violazione del vincolo storico-artistico posto dalla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici all’intero corso Libertà («così com’era e quindi comprensivo del residuo filare dei tigli») e sottolineava che sia la stessa Direzione regionale che il Corpo Forestale e il Servizio fitosanitario si erano dichiarati incompetenti a fornire il nullaosta per l’abbattimento degli alberi.

«Il sindaco di San Cesario ha preso una decisione che ha violato, senza conseguenze, un vincolo preciso» ha concluso Telleri, replicando, con il sostegno di Cesare Falzoni (An) e Giorgio Barbieri (Lega nord), alla dichiarazione dell’assessore. «Mi domando, quindi, che efficacia abbiano – ha chiesto il capogruppo dei Verdi – le linee di indirizzo della Provincia, che non deve certamente essere il cane da guardia dei Comuni ma nemmeno il loro zimbello». 

Pubblicato: 03 Settembre 2007Ultima modifica: 27 Maggio 2020