Si svolge a Finale Emilia, mercoledì 24 gennaio, il Consiglio provinciale straordinario per il Giorno della memoria che si celebrerà il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, e dei deportati italiani nei campi nazisti. Dopo gli interventi degli storici, il dibattito dei gruppi consiliari sarà concluso dal presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini.
«Fin dall’inizio della legislatura – dichiara il presidente del Consiglio Luca Gozzoli – abbiamo pensato di poter dare ancora più importanza a questa giornata celebrandola nei luoghi simbolo della memoria nel nostro territorio. E’ per questo che dopo Fossoli a Carpi e Villa Emma a Nonantola, quest’anno il Consiglio si sposta a Finale, dove risiedeva allora la comunità ebraica più importante della provincia».
Gli ebrei di Finale – ricorda Maria Pia Balboni, studiosa di storia locale – partecipano alla tragedia dell’Olocausto con una vittima, Ada Osimo, una farmacista cinquantenne che fu catturata ad Asti, dove si era rifugiata a casa di una sorella, e morì ad Auschwitz. «E partecipano alla salvezza – continua Balboni – grazie soprattutto all’opera di don Benedetto Richeldi, un prete partigiano all’epoca vice parroco a Massa Finalese, che, con l’aiuto di molti concittadini, tra i quali anche dipendenti comunali che falsificarono timbri e documenti, salvò una decina di ebrei stranieri confinati in paese, prima nascondendoli nelle case dei finalesi, e poi organizzando la loro fuga in Svizzera. Per questo fu in seguito proclamato “Giusto tra le nazioni”, l’onorificenza attribuita da Yad Vashem il museo dell’Olocausto di Gerusalemme ai non ebrei che rischiarono la loro vita per salvare gli ebrei».
Sarà dedicato a “Shoah e salvezza nella storia degli ebrei di Finale”, infatti, l’intervento di Maria Pia Balboni previsto nel corso del Consiglio che verrà aperto dal sindaco di Finale Emilia Raimondo Soragni. In programma anche un interventi di Francesco Maria Feltri, esperto di storia dell’antisemitismo, sul tema “La Shoah, l’Europa, i tedeschi: nuove prospettive storiografiche”, mentre partecipano anche alcuni degli studenti finalesi che dal 25 al 30 gennaio parteciperanno all’iniziativa “Un treno per Auschwitz”, un viaggio nel campo di sterminio, che coinvolge 630 studenti delle scuole superiori modenesi.