I problemi di carenza di organico che si sono verificati quest’estate al Centro di salute mentale di Mirandola erano dovuti alla contemporanea malattia di due dipendenti e in agosto erano risolti. A causa di un pensionamento, il Centro rimane sotto organico di una unità «ma, secondo quanto comunicato dell’Azienda Usl, si è già provveduto a sostituirlo tramite concorso». Lo ha affermato Maurizio Guaitoli, assessore alle Politiche sociale della Provincia di Modena rispondendo in Consiglio a un’interpellanza dei consiglieri di Forza Italia Dante Mazzi e Claudia Severi in merito alla chiusura per tre pomeriggi, nel mese di luglio, del Centro di salute mentale di Mirandola.
I due consiglieri avevano rilevato anche che la mancanza di personale infermieristico negli ospedali di Mirandola e Finale Emilia è strutturale. Nel confermarlo, l’assessore Guaitoli ha spiegato che «il personale tende a chiedere il trasferimento in zone più centrali del territorio nonostante l’Azienda faccia di tutto per migliorare la qualità della vita. Gli infermieri, d’altra parte, mancano dappertutto. La Provincia per incentivarli ha istituito da anni una borsa di studio per chi sceglie di studiare Infermieristica a anche l’Azienda Usl e il Policlinico hanno messo in campo una serie di facilitazioni, ma nonostante questo non abbiamo abbastanza domande per aumentare i 200 posti attualmente disponibili nel corso».
Secondo Cesare Falzoni (An) «il motivo, non detto, invece è che già da anni si parla di un accorpamento degli ospedali di Finale e Mirandola e di entrambi con quello di Carpi, per risparmiare sulla gestione degli ospedali e fare bella figura con la Regione».
Dichiarandosi non convinto della risposta, Dante Mazzi ha sottolineato che «le carenze si verificano ormai troppo di frequente e la risposta è molto simile a quelle di precedenti interrogazioni presentate da noi ma anche dai gruppi di maggioranza perché i disservizi sono sotto gli occhi di tutti».