Acqua /2 – Contro l’emergenza siccità in montagna due milioni per reti più potenti, i comuni a rischio

Oltre due milioni di euro, dei 29 milioni previsti dall’Ato di Modena nel 2007 per potenziare la rete acquedottistica e fognaria, saranno destinati a interventi in montagna contro il rischio emergenza idrica dovuto alla siccità; buona parte di questi lavori saranno realizzati entro l’estate.

Sono previsti lavori di rinnovo, manutenzione di reti, serbatoi e invasi nei comuni di Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Montecreto, Montefiorino, Palagano, Polinago, Prignano, Serramazzoni, Sestola e Zocca.

«La pioggia de giorni scorsi – afferma Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – non allontana il rischio siccità. La situazione si presenta molto più critica che nell’estate torrida del 2003, anno in cui fu dichiarata l’emergenza. Oltre a questi interventi abbiamo istituito una cabina di regia con il compito coordinare tutte le iniziative in vista di una possibile emergenza idrica in estate».

Tra gli interventi più significativi spiccano quelli a Montefiorino dove saranno realizzate nuove interconnessioni della rete idrica per le località Le Coste, La Tia, Macognano, Lago Verde e Farneta. A Prignano si interviene sui collegamenti con le sorgenti di Varana, a Serramazzoni sulla rete di adduzione a Montardone e Casa Bartolacelli, mentre a Sestola sarà potenziato il sistema delle captazione a servizio del sistema acquedottistico.

In base all’analisi dei tecnici dell’Ato su consumi e disponibilità emerge che i comuni più a rischio sono quelli di Lama Mocogno, Montefiorino, Palagano, Prignano, Serramazzoni e Zocca, seguiti da Montecreto, Polinago, Frassinoro, Guiglia e Sestola. L’analisi tiene conto dell’affluenza turistica estiva, quando la popolazione da 62 mila abitanti sale a quasi 160 mila. Gli altri comuni montani non presentano situazioni di particolare rischio.   

Pubblicato: 01 Giugno 2007Ultima modifica: 01 Aprile 2020