Immigrazione \2 – Cresce il lavoro presso le famiglie salute: eccesso di pronto soccorso e più infortuni

Presenti in modo ormai consolidato nei settori dell’industria, delle costruzioni e dei trasporti, l’ambito lavorativo dove si registra il maggiore aumento di stranieri è quello dell’assistenza e dell’attività svolta presso le famiglie: tra il 2000 e il 2006 i dipendenti stranieri dei servizi pubblici e sociali sono passati da 1.885 a 4.218, per quello che riguarda lo specifico delle famiglie i dipendenti sono quadruplicati.

Per quello che riguarda la salute, riguarda stranieri oltre il 6 per cento dei ricoveri ospedalieri: 7.234 nel 2006 con un aumento del 70 per cento dal 2000. Tra i bambini fino a cinque anni, gli stranieri rappresentano oltre un ricoverato su cinque. Gli stranieri fanno meno ricorso al day hospital della media della popolazione, ma il divario negli ultimi anni si è ridotto, mentre rimane più basso il tasso medio di ospedalizzazione tra gli stranieri maschi, differenziato, comunque, rispetto alle patologie.

Gli accessi al pronto soccorso (68 mila nel 2006 su 785 mila complessivi) sono in linea con la media della popolazione sia per i maschi che per le femmine, ma risulta più alta per gli stranieri tra i 15 e i 44 anni. Al Policlinico e a Baggiovara l’incidenza degli immigrati nell’accesso al pronto soccorso è minore rispetto a Carpi, Mirandola, Sassuolo, Finale e, soprattutto, Vignola.

Rispetto ai codici di gravità, l’utilizzo del pronto soccorso da parte degli stranieri è potenzialmente inappropriato in modo superiore rispetto ai cittadini italiani. In molti ospedali, infatti, la quota di prestazioni con l’attribuzione del codice bianco (nessuna urgenza, previsti percorsi normalmente extra ospedalieri) o codice verde (prestazione medica differibile senza rischi) raggiunge in media per gli stranieri il 95 per cento rispetto all’87  della popolazione complessiva. La quota di codici bianchi attribuita agli stranieri, in particolare, è quasi due volte superiore a quella complessiva: 33 contro 19 per cento.

L’incidenza degli infortuni sul lavoro è superiore tra i lavoratori stranieri: a Modena si registra il 18 per cento degli infortuni in regione, per gli immigrati questa quota sale al 19,6 per cento. Il dato è rapportato ai permessi di soggiorno che a Modena sono quintuplicati negli ultimi dieci anni, rispetto a una andamento nazionale che li ha visti “solamente” triplicare. Alla fine del 2006 i permessi erano quasi 48 mila rispetto ai 12 mila del 1996.

Pubblicato: 27 Febbraio 2008Ultima modifica: 13 Aprile 2020