Circa il 20 per cento degli alunni delle prime classi elementari è a rischio dislessia. Lo dicono i dati del Progetto provinciale realizzato nel corso dell’anno scolastico 2007/2008 in ben 66 plessi scolastici di Modena che è stato rinnovato per il prossimo anno (comunicato n. 745). Il primo screening ha interessato 1561 bambini della prima classe delle scuole elementari (pari al 93,5 per cento del campione); di questi 311 sono risultati positivi con una percentuale di rischio pari al 19,9 per cento sul totale dei bambini valutati.
Al secondo screening, effettuato dopo l’intervento di riabilitazione che di norma prevede esercizi di rinforzo giornaliero per tre mesi, sono stati valutati 1.553 bambini (pari al 93 per cento del campione); di questi solo 89 bambini sono risultati positivi segnalando una diminuzione significativa al 5,7 per cento della percentuale di rischio.
Il monitoraggio degli interventi applicati al Gruppo sperimentale , attivato nell’ambito del Progetto, composto da 125 bambini che presentavano un rischio più elevato, rispetto al campione al campione dei 311 bambini risultati positivi al primo screening, ha riportato i seguenti risultati: 79 dei 121 bambini presenti al test di verifica (secondo screening), effettuato dopo le attività di potenziamento e di riabilitazione, sono risultati negativi, con una percentuale di successo degli interventi pari al 63 per cento, mentre 42 bambini sono stati confermati positivi.
Questi dati sono stati diffusi da Giacomo Stella, della facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia e referente scientifico del Progetto.
Avviato nell’anno scolastico 2006/2007 dalla Provincia il progetto privilegia un approccio preventivo e mira alla precocità e costanza dell’intervento. Esso si articola in un primo screening con test predittivo (dettato di 16 parole); azioni di rinforzo con offerta quotidiana di attività fonologiche e fonografiche per un periodo di circa tre mesi per un massimo di 50 sessioni; un secondo screening con un test di verifica per misurare l’incremento o meno nelle capacità di letto-scrittura; infine, l’analisi dei dati.
Quest’anno il progetto, per la fase di potenziamento, ha raddoppiato le piattaforme di erogazione di un servizio di ausilio, avvalendosi del programma “Ottovolante” (software per pc), oltre al programma che si basa sulla televisione digitale terrestre “Magicadabra” (comunicato n. 746).