da domenica 1 giugno “zona libera” a montefiorino2 dal giugno ‘44 i 45 giorni di repubblica partigiana

La Repubblica partigiana di Montefiorino nasce il 17 giugno del 1944 con l’occupazione da parte delle brigate partigiane della rocca, dove aveva sede il presidio fascista che fu costretto a cedere le armi. Il 18 giugno, con l’occupazione di Montefiorino, un vasto territorio, che comprendeva i Comuni di Frassinoro, Palagano, Polinago, Montefiorino, Prignano nell’Appennino modenese, Villa Minozzo, Toano e Ligonchio in quello reggiano, passò sotto il controllo dei partigiani formando la prima “zona libera” d’Italia.

A Montefiorino si installò il Comando della Divisione Modena, espressione del Partito comunista, guidato da Mario Ricci, conosciuto con il nome di battaglia di “Armando”. Più a sud, a Fontanaluccia, aveva sede invece il reparto di partigiani di matrice cattolica guidato da Ermanno Gorrieri. In seguito fu costituito il Corpo d’armata Centro Emilia, sempre al comando di Ricci, che comprendeva sei divisioni, quattro modenesi e due reggiane, oltre a quella di Fontanaluccia.

I partigiani si preoccuparono di ripristinare la vita amministrativa e democratica nei Comuni della Repubblica con la formazione di giunte popolari che elessero i sindaci.

Dopo 45 giorni però i tedeschi rioccuparono Montefiorino, dando alle fiamme la rocca, e decretarono la fine della Repubblica partigiana. La stessa sorte fu riservata anche ad altre località che facevano parte della zona libera. A seguito di rastrellamenti, molti civili furono catturati e deportati al Campo di Fossoli e poi in Germania.

In seguito i ribelli si riorganizzarono creando due zone libere, una nel modenese e l’altra nel reggiano, nelle quali i partigiani lottarono a fianco dell’esercito alleato fino all’aprile del 1945.

Pubblicato: 29 Maggio 2008