Impatto ambientale? Per il Congresso Ifoam di Modena è stato il minimo possibile. Il risultato è stato ottenuto seguendo una strategia ecologica in linea con i principi dello sviluppo sostenibile promossi da Provincia e Regione.
Il consumo di acqua da parte dei congressisti, per esempio, è stato molto più alto rispetto alle previsioni e le apparecchiature installate da Hera per utilizzare l’acqua dell’acquedotto cittadino – refrigerata, liscia o gassata, garantita da oltre cento controlli al giorno – hanno permesso di risparmiare l’equivalente di circa centomila litri di acqua minerale che avrebbero comportato lo smaltimento di una vera e propria montagna di bottiglie, oltre all’inquinamento causato dal trasporto.
Le apparecchiature erano installate al PalaBio e al punto informativo Hera di piazza della Pomposa, mentre una cartina ha segnalato tutte le possibilità utilizzare l’acqua del rubinetto. La lettura dei contatori ha rilevato un consumo finale di 133 mila litri, l’80 per cento dei quali dedicati a dissetare congressisti, turisti e cittadini.
Sempre Hera ha garantito il servizio di smaltimento dei rifiuti: complessivamente nove tonnellate, l’84 per cento delle quali (sette tonnellate e mezzo) raccolte in modo differenziato grazie al posizionamento di centinaia di contenitori: è stata avviata al recupero carta per oltre una tonnellata e mezzo, mezza tonnellata di plastica, una e mezzo di vetro e quasi quattro di rifiuto organico.
Anche i circa 5.500 pasti bio forniti dalla Cir, con menu previsti pure per vegetariani o rigorosamente vegani, sono stati serviti con posate, vaschette, bicchieri e tovaglioli biodegradabili e compostabili. Nei coffee break era servito caffè certificato bio ed equosolidale di Molinari insieme a torte bio della pasticceria Gualmini di Montefiorino.
Per la mobilità dei congressisti sono stati favoriti i trasporti pubblici distribuendo 1.300 tessere Atcm (l’azienda ha messo a disposizione anche una cinquantina di navette) e gli spostamenti con una trentina di biciclette gialle del Comune.
Hera ha provveduto, inoltre, a effettuare numerose operazioni supplementari di spazzamento e lavaggio stradale nei luoghi in cui si sono svolti gli eventi; 15 gli allacciamenti straordinari realizzati per il servizio di energia elettrica, per una potenza totale erogata pari a 405 Kw.
Per garantire l’assorbimento di quantitativi di anidride carbonica equivalenti a quelli prodotti dai vari eventi, comunque, verranno attivati progetti di riforestazione in Costarica e in provincia di Modena. L’agenzia Azzero Co2, inoltre, ha distribuito nel corso del mercato “EcoBioEquo” 15 mila lampadine a basso consumo.
Raggio Verde e Artestampa hanno garantito la stampa di programmi e pubblicazioni su carta certificata ecolabel. Raggio Verde, inoltre, ha realizzato anche borse e magliette in cotone misto canapa da agricoltura biologica, mentre Novamont ha fornito shopper e penne in Mater Bi, materiale completamente biodegradabile derivato da mais. Altri shopper in tessuto sono stati realizzati dal consorzio carpigiano Vis (“Vestire in salute”).