riparte da modena il progetto “transromanica” 2 i siti romanici tra modena, nonantola e carpi

Dal Duomo di Modena, patrimonio dell’umanità dell’Unesco con la Ghirlandina e piazza Grande, all’abbazia di San Silvestro a Nonantola; dalla pieve di Santa Maria a Carpi a quelle dell’Appennino. Sono molti i siti romanici nel territorio modenese che entrano nel progetto CrossCulTour.

Il romanico, termine usato per la prima volta nel 1824 dall’archeologo Arcisse De Caumont, si caratterizza per la ripresa della tradizione architettonica romana: gli artisti di tutta Europa si ispirano al passato romano e paleocristiano rielaborandone i canoni e creando il primo linguaggio artistico comune d’Europa seppure declinato secondo i diversi “linguaggi” locali.

Il percorso tra i siti modenesi del romanico parte dal Duomo di Modena che la città cominciò a costruire nel 1099 affidando i lavori all’architetto Lanfranco mentre il complesso programma scultoreo sarà realizzato da Wiligelmo e dalla sua scuola. I lavori dureranno decenni e la consacrazione della cattedrale avverrà nel 1184.

L’abbazia di San Silvestro a Nonantola fu fondata nel 752 da Anselmo, duca del Friuli e cognato del re longobardo Astolfo, e divenne uno dei centri religiosi e politici più potenti e famosi dell’Europa medievale. Distrutta da un terremoto nel 1117, venne ricostruita quattro anni più tardi.

Eretta sulle rovine di un insediamento longobardo per volere di Matilde di Canossa, la pieve di Santa Maria in Castello di Carpi, detta la Sagra, fu consacrata nel 1184. Nel 1515, sotto la signoria di Alberto Pio, fu ridotta a un terzo delle sue dimensioni originali e le parti superstiti della chiesa furono chiuse nella facciata dall’elegantissimo disegno rinascimentale realizzato da Baldassarre Peruzzi.

Altri siti romanici lungo le strade del territorio modenese sono i castelli di Vignola, di Montecuccolo, di Sestola; le pievi di San Giovanni Battista a Guiglia e quella omonima a Renno, di San Silvestro a Fanano e la pieve di Rubbiano; l’abbazia benedettina di Frassinoro e la chiesa di San Bartolomeo a Fiumalbo.

 

 

Pubblicato: 10 Dicembre 2009