PTCP \2 – Accolta circa la metà delle osservazioni Maletti: “piano rafforzato, più spinta per energia”

Tre anni di lavoro, una trentina di pubblicazioni di approfondimento preparatorie e un prodotto finale di oltre duemila pagine di testo, tra norme ed elaborati del quadro conoscitivo e della relazione generale, con 329 tavole cartografiche: 173 del quadro conoscitivo e 156 del Piano. Sono solo alcune delle cifre del Ptcp, il principale strumento di pianificazione a medio-lungo termine sull’uso del territorio, che indica ai Comuni gli obiettivi di qualità e i limiti sui quali impostare la pianificazione urbanistica comunale.

«Il Piano assume come previsione uno scenario che prevede, da qui al 2015, un aumento della popolazione (730 mila abitanti rispetto agli attuali 690 mila), un incremento del numero di anziani e di nuclei familiari, fattori strutturali che richiedono nuove e diverse dotazioni urbane» ricorda il vice presidente della Provincia Maurizio Maletti, assessore alla Pianificazione territoriale che ha guidato tutto il percorso del Ptcp: dal forum avviato nel gennaio del 2006, per raccogliere i contributi di tutta la società (associazioni di categoria e sindacati, enti locali, associazioni del terzo settore, ambientaliste e culturali, centri di ricerca, ordini professionali e Università), fino all’adozione nel luglio del 2008 e alla fase successiva che si è conclusa nelle scorse settimane con sette commissioni consiliari dedicate ad approfondire i 527 punti oggetto delle 119 osservazioni presentate.

«Ne è stata accolta in tutto o parzialmente circa la metà (257) con l’impianto dell’adozione – spiega Maletti – che ne esce validato e rafforzato. Fra le novità una maggiore spinta per gli impianti a energia rinnovabile (eolico e fotovoltaico) da realizzare in equilibrio con il paesaggio: su questo tema abbiamo fissato solo piccoli fattori escludenti». Altra sottolineatura riguarda l’ambito di intervento sulle politiche urbanistiche e della mobilità: «Il Comune resta titolare delle proprie prerogative – aggiunge Maletti – ma dal Ptcp esce un rafforzamento degli strumenti per fare assieme a livello di associazioni e unioni di Comuni».

Pubblicato: 18 Marzo 2009Ultima modifica: 03 Luglio 2020