Popolazione 2009 \2 – Stranieri, sempre più europei un quinto degli immigrati dai paesi delle badanti

L’aumento della popolazione straniera è dovuto a dinamiche di maggiore natalità (comunicato n. 752), al fenomeno dei ricongiungimenti familiari e, soprattutto, alla domanda di lavoratori espressa nel corso del 2008 dal sistema economico modenese. Gli effetti della crisi per ora hanno determinato solo un rallentamento del flusso migratorio che ha come sbocco occupazionale anche quello offerto per l’attività di assistenza e sostegno alle famiglie. Oltre un quinto dell’aumento del contingente straniero nel corso del 2008, infatti, è dovuto proprio dalla crescita della rappresentatività di cittadinanze di paesi come Moldavia, Ucraina, Polonia e Filippine. Realtà dalle quali provengono gran parte delle cosiddette badanti e dei collaboratori familiari.

Al termine del 2008, dal punto di vista numerico, su 76.282  stranieri, il contingente europeo (29.714 residenti) ha quasi raggiunto quello africano (30.764 unità), con un’incidenza sul complesso degli stranieri residenti attorno al 40 per cento.

I marocchini rappresentano la comunità più numerosa in provincia di Modena (oltre 16 mila residenti;  più 1.274 unità, più 8,5 per cento rispetto al 2007) seguiti dai rumeni (quasi 7.500 residenti, più 1.438 unità, più 23,7 per cento) e dagli albanesi (7.308 residenti, più 865 unità, più 13,4 per cento).

Al quarto posto i tunisini (5.513), poi i ghanesi (4.791) e i cinesi (4.043), quindi i cittadini della Moldavia (3.050), dell’Ucraina (3.009) e del Pakistan (2.763); al decimo posto i filippini (2.518).

I cittadini stranieri delle comunità più numerose sono ovviamente più presenti nei centri maggiori, ma si distribuiscono con omogeneità sul territorio, a eccezione della comunità pachistana e di quella cinese, che presentano una particolare concentrazione rispettivamente nell’area di Carpi e nella bassa modenese.

Pubblicato: 16 Luglio 2009Ultima modifica: 13 Aprile 2020