«Frane e dissesti, causati dalle ondate di maltempo della primavera scorsa, hanno messo alla prova la tenuta del reticolo stradale provinciale. La metà di questi è stata risolta con interventi urgenti o è in fase di risoluzione, ma per completare tutto il piano servono altri cinque milioni».
Lo ha affermato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, presentando, nel corso del Consiglio provinciale, la fotografia del dissesto lungo le strade di montagna gestite dall’ente.
Parlando di «vera e propria emergenza infrastrutturale per la montagna», Tomei ha illustrato il piano di intervento della Provincia che riguarda oltre 40 punti i critici.
«Grazie anche al contributo della Regione – ha aggiunto – stiamo intervenendo o abbiamo programmato il ripristino su oltre la metà di questi tratti; dopo la recente riapertura della provinciale 26 a Castagneto di Pavullo, tutte le strade sono percorribili, ma servono risorse aggiuntive per ripristinare una ventina di tratti dove tuttora si circola a senso unico alternato o con limite di velocità per motivi di sicurezza».
Come ha sottolineato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, «attraverso sistemazioni e interventi temporanei che garantiamo costantemente sui diversi tratti più a rischio riusciamo a limitare al minimo i disagi ai cittadini e alle attività economiche dell’Appennino, ma non abbiamo le risorse per completare gli interventi strutturali».
Tomei auspica, quindi, che il Parlamento riprenda la discussione sul futuro delle Province mettendo anche a disposizione i finanziamenti necessari per garantire una viabilità all’altezza delle esigenze dei territori e lo sviluppo degli investimenti per ammodernare la rete di oltre mille chilometri di strade provinciali modenesi.