Frassinoro3 – La nascita dell’Abbazia nel 1071 Nel 2021 si festeggiano i 950 anni della fondazione

L’abbazia di Frassinoro sorgeva dove attualmente si trova la chiesa parrocchiale di Santa Maria e San Claudio.

La chiesa, più volte rimaneggiata, conserva preziosi reperti, come lastre, capitelli, decori architettonici, provenienti sia dall’Abbazia matildica, sia da più antiche strutture, probabilmente una cappella dell’VIII secolo ed edifici sulla via Bibulca collegati a un “hospitale” per viandanti, che furono reimpiegati nell’Abbazia stessa.

La potente Abbazia benedettina fu fondata il 29 agosto 1071 da Beatrice di Lorena e dalla figlia Matilde di Canossa, sul sito di una cappella più antica, posta su una delle strade di transito più importanti dell’epoca: la via Bibulca, così chiamata perché percorribile da un carro trainato da una coppia di buoi.

Questa caratteristica della via consentì di utilizzare, per la costruzione dell’edificio, pietre di grande valore, provenienti da cave molto distanti, come testimoniano i reperti in mostra nell’abbazia.

Due anni prima della fondazione dell’abbazia, nel 1069, a Frassinoro  esisteva soltanto una cappella con un edificio al servizio dei viandanti, utilizzato anche come luogo di tappa e di sosta da Beatrice di Lorena e di sua figlia Matilde quando dal reggiano si recavano nei loro domini nel lucchese.

Il secondo marito di Beatrice di Lorena, Goffredo il Barbuto, si ammalò gravemente e prima di morire organizza le nozze fra il figlio Goffredo il Gobbo e la figliastra Matilde e dispone anche di fondare due monasteri per realizzare un ordine imposto da Papa Alessandro II in segno di penitenza.

Goffredo muore la vigilia di Natale del 1069; due anni dopo vengono fondate le due abbazie: in Lorena quella d’Orval ed in Italia quella di Frassinoro che  fu soppressa nel 1585, dopo una lunga decadenza.

Al tesoro dell’Abbazia apparteneva un raro arredo tuttora conservato nella chiesa come una colomba eucaristica prodotta a Limoges tra il XII e XIII secolo.

Pubblicato: 24 Luglio 2019Ultima modifica: 30 Luglio 2019