Con il concerto di venerdì 23 settembre nel santuario mariano di Fiorano, la rassegna musicale “Armonie” entra nel Novecento. Il programma proposto dall’organista Mario Duella si apre infatti con un omaggio a Bach, per concentrarsi poi sui maggiori compositori dell’inizio del secolo scorso: da Guilmant a Capocci, grande improvvisatore e iniziatore del movimento riformista italiano, fino a Ravanello e Bossi.
Il concerto (ore 21, ingresso gratuito) fa parte della rassegna “Armonie tra musica e architettura” proposta dalla Provincia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”.
Anche l’organo che suonerà Duella è moderno, si tratta infatti di uno strumento a trasmissione elettrica costruito nel 1970 e restaurato nel 1999. Il piemontese Mario Duella, organista, direttore di coro e clavicembalista, si è diplomato al conservatorio Verdi di Milano e ha al suo attivo più di mille concerti in tutto il mondo oltre a registrazioni radiofoniche e televisive e a diversi cd.
Il santuario basilica della Beata Vergine del Castello fu fondato nel 1634 dal duca Francesco I d’Este e costruito su progetto dell’architetto Bartolomeo Avanzini, artefice anche dei palazzi ducali di Modena e Sassuolo. Inaugurato nel 1659, il tempio fu poi completato nel 1889 con il secondo campanile. Il grandioso interno è arricchito dai dipinti seicenteschi di Sigismondo Caula: la Trinità che incorona la Madonna bambina, sulla volta, e i profeti Abramo, Davide, Giacobbe e Isacco nei pennacchi, uno dei cicli decorativi tra i più fastosi del barocco estense, ridipinto nell’Ottocento da Adeodato Malatesta. Dietro l’altare maggiore, un’ancona a forma di tabernacolo incornicia una affresco trecentesco della Madonna col bambino in cui onore sorse il santuario.