Un evento dal titolo “Costruire in un mondo che cambia” e un progetto specifico per sostenere le aziende emiliane duramente colpite dal sisma. E’ quanto proporrà lunedì 16 luglio presso il Circolo di Tennis di via Allende, a Cavezzo, Compagnia delle Opere Emilia, associazione che riunisce imprenditori, professionisti e persone con vari tipi di responsabilità nel mondo del lavoro, uniti nello scopo di sostenersi reciprocamente innanzitutto per rispondere al proprio bisogno umano ed imprenditoriale. L’evento è patrocinato dai Comuni di Cavezzo, Finale Emilia, Mirandola e San Felice sul Panaro, dalla Provincia di Modena e dalla Camera di Commercio.
Visto il momento drammatico che stanno vivendo centinaia di imprese nell’area colpita dal terremoto, Compagnia delle Opere ha scelto proprio Cavezzo, uno dei paesi maggiormente devastati dalle scosse, quale sede della propria assemblea generale (comunicato n. 522).
«Il titolo – spiega il presidente di CdO, Leo Barozzini – è una provocazione, se si pensa alle tante case, e soprattutto alle aziende, che sono crollate a causa del terremoto. Proprio per questo e per stare vicini ai tanti imprenditori abbiamo scelto Cavezzo come luogo simbolo di un nuovo inizio».
Nel corso dell’evento sarà presentato il progetto “Imprese gemelle”, che consiste nell’affiancare agli imprenditori emiliani dei colleghi di altre regioni d’Italia che li supportino nella ripartenza del proprio business.
«La situazione di dramma e disagio che questa parte dell’Emilia sta vivendo – spiega Barozzini – ha suscitato nelle popolazioni colpite una spinta immediata a rimettersi in gioco, un desiderio di ripartire e ricostruire. Non ha prevalso il lamento, non ci è lasciati andare a una passiva pretesa di assistenza. E la richiesta conseguente è stata quella di poter ripartire il prima possibile con le attività interrotte. Per questo – aggiunge – abbiamo pensato a uno strumento in grado di offrire supporto concreto e operativo».
Il progetto prevede la selezione di 30 imprese del territorio che hanno subito danni gravi a causa del terremoto. Successivamente saranno individuati, attraverso la rete nazionale, altri imprenditori che andranno a comporre il team che si occuperà di affiancare l’impresa emiliana nel gemellaggio. Gli accoppiamenti verranno realizzati a partire dalle necessità emerse e tenendo conto anche di affinità di settore, mercato, situazione aziendale fra impresa destinataria e componenti del nucleo.
Ciascun imprenditore partecipante presterà il proprio tempo gratuitamente e si metterà a disposizione mettendo in campo le proprie esperienze, competenze e relazioni. «È importante – conclude Barozzini – che l’imprenditore che ha subìto danni non sia lasciato solo e non cada in balia di una frenesia da ripartenza che lo porti a fare passi sconsiderati. Il primo aspetto del gemellaggio sarà quindi quello di una compagnia all’imprenditore che lo supporti in un esame della situazione della propria impresa e nella ri-definizione degli obiettivi, dei passaggi operativi e delle strategie aziendali».