Sono state dedicate agli approfondimenti storici, con la messa a fuoco delle responsabilità individuali degli imputati, le ultime udienze del processo in corso al Tribunale militare di Verona per la strage di Monchio, Costrignano e Susano compiuta dai nazisti della divisione “Herman Goehring” il 18 marzo del 1944, con 140 morti accertati nel modenese. Tra mercoledì 9 e venerdì 11 febbraio, infatti, sono stati ascoltati gli storici Toni Rovatti e Paolo Pettino, oltre al brigadiere dei Carabinieri Franz Stuttner che ha ricostruito i ruoli degli imputati nell’ambito della divisione “Herman Goehring”, facendo chiarezza sulla base della documentazione su gradi e funzioni di comando.
A Pettino, docente dell’Università di Pisa, invece è toccato il compito di spiegare il sistema di trasmissione degli ordini dal comando centrale del generale Kesselring ai diversi comandanti di divisione, mentre Rovatti ha risposto alle domande della difesa proprio sulle vicende di Monchio, Costrignano e Susano. E’ iniziata anche la lettura dei verbali delle testimonianze raccolte in Germania tra gli ex commilitoni degli imputati.
A rispondere del reato di concorso in omicidio plurimo pluriaggravato e continuato ora sono otto persone (comunicato n. 114) essendo scomparso nei giorni scorsi l’ottancinquenne Günther Gabriel, all’epoca dei fatti caporale della divisione “Herman Goehring” ed entrato nel processo solo in dicembre, su richiesta dei pubblici ministeri Luca Sergio e Bruno Bruni, sulla base di intercettazioni effettuate in Germania nel corso delle indagini.
Nella prossima udienza in programma venerdì 18 febbraio sarà ascoltato lo storico dell’Università di Colonia Carlo Gentile che approfondirà aspetti dell’organizzazione militare tedesca. In marzo sono previste ulteriori testimonianze tra le quali quella della presidente dell’Anpi di Modena Aude Pacchioni. L’Anpi, infatti, è una delle parti civili presenti al processo insieme agli 89 familiari delle vittime, al Comune di Palagano, alla Regione Emilia Romagna e alla Provincia di Modena rappresentata a Verona dal presidente del Consiglio Demos Malavasi e assistita dall’avvocato Andrea Speranzoni.