Il “castrum Spilamberti”, la fortezza quadrangolare di Spilamberto, fu fatta costruire dal Comune di Modena nel 1210 per contrastare il dirimpettaio castello di Piumazzo edificato dai rivali bolognesi nell’ambito dell’acceso conflitto tra i due comuni per il controllo dei relativi contadi.
Il castello era circondato da una fossa profonda, munito di terrapieni e difeso da un torre merlata e da una roccaforte. Era dotato anche di chiese e conventi, casamenti e botteghe artigiane , ampie contrade e canali che ne facevano una piccola città. Nel corso dei secoli Spilamberto è cresciuto trasformandosi, nel Rinascimento, da nucleo fortificato a centro significativo sede della corte dei Rangoni e frequentato da personaggi illustri e mettendo le basi per l’attiva cittadina che è ora.
“Coetanea” del castello è la chiesa di San Giovanni Battista costruita, contemporaneamente alla cinta muraria, dal vescovo di Modena. Dapprima sussidiaria della chiesa di San Vito, diviene parrocchia nel 1628. In origine di dimensioni ridotte e orientata a ponente, assunse l’aspetto attuale intorno alla meta del 1700. Nella ricorrenza degli 800 anni dalla fondazione, sono in programma il restauro del campanile e della chiesa.