A Spilamberto da lunedì 16 maggio scatta il divieto di transito per i mezzi pesanti (superiori alle sei tonnellate) lungo la strada provinciale 623 in un tratto di circa un chilometro in corrispondenza del centro abitato: dalla rotatoria con la provinciale 16 fino alla rotatoria della zona ex Sipe all’incrocio con la Pedemontana. Il provvedimento è stato deciso dalla Provincia di Modena, in collaborazione con il Comune di Spilamberto, allo scopo di eliminare il traffico di attraversamento in paese deviando i mezzi pesanti sulla nuova Pedemontana.
«In questo modo – sottolinea Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture – garantiamo maggiore sicurezza e migliore qualità della vita in tutto il centro abitato, attraversato quotidianamente da centinaia di mezzi pesanti. E’ una opportunità in più resa possibile dall’apertura della Pedemontana, senza particolari disagi per l’autotrasporto». Sul posto, infatti, saranno indicate tutte le deviazioni proprio in direzione della Pedemontana: percorrendo la sp 16 fino a S.Eusebio per proseguire sul tratto di bretella di collegamento con la Pedemontana stessa e la sp 623. Il divieto non riguarda le operazioni di carico e scarico.
Come sottolinea il sindaco di Spilamberto Francesco Lamandini «con il supporto della Provincia abbiamo attivato da anni un percorso di ridisegno del flusso veicolare per riuscire a spostare il traffico dei mezzi pesanti dal centro. L’intervento principale è stata l’apertura della Pedemontana nel 2008 a cui si aggiungono le opere collaterali realizzate negli anni scorsi come la rotatoria su via San Vito, l’inaugurazione di via Gandhi, la realizzazione della rotatoria tra la provinciale 16 e la provinciale 623. Un lavoro importante che ora consente di portare un grande beneficio per i cittadini di Spilamberto che saranno liberati finalmente dai disagi del traffico pesante».
La realizzazione a Spilamberto da parte della Provincia della rotatoria sulla Vignolese, costata oltre 650 mila euro, e della rotatoria tra la provinciale 16 e via Tacchini (in prossimità del ponte sul Panaro), costata oltre 300 mila euro, insieme ad altri interventi, come la razionalizzazione di tutto il traffico nel centro storico, fanno parte di un piano più complessivo per la messa in sicurezza della Vignolese tra Spilamberto e Modena che in futuro prevede anche l’ampliamento della Vignolese da Spilamberto fino a S.Donnino, oltre a interventi su curve e intersezioni con le strade comunali.