Il passaggio alla Regione delle competenze della Provincia in materia di Protezione civile deve prevedere anche l’organizzazione di uffici periferici su base provinciale, con un responsabile al quale i sindaci potranno fare riferimento in ogni momento e che dovrà assumere la gestione anche della delicata fase di allertamento in caso di emergenza, oltre che della programmazione degli interventi di somma urgenza e di difesa del suolo». Lo afferma Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, a proposito delle competenze dell’ente sulla Protezione civile che, come prevede la legge regionale di riordino conseguente alla riforma Delrio, passeranno alla Regione e saranno gestite dalla nuova Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, nella quale confluiranno l’attuale Agenzia regionale di protezione civile e il Servizio tecnico di bacino regionale che si occupa di dissesto idrogeologico.
Muzzarelli sottolinea, inoltre, che «in questa fase di transizione stiamo collaborando positivamente con la Regione per assicurare sul territorio una presenza e una organizzazione dei servizi che siano un punto di riferimento vicino agli amministratori ma soprattutto ai cittadini. E’ evidente, continua Muzzarelli, che anche in tema di programmazione degli interventi di messa in sicurezza sarà essere fondamentale il ruolo del livello territoriale provinciale al fine di garantire il rapporto diretto con i Comuni e la messa a sistema delle conoscenze territoriali».
Sul tema delle nuove procedure di allertamento in caso di emergenza, presentate ai sindaci dalla Regione in un recente incontro in Provincia, Muzzarelli evidenzia che si tratta «di una proposta tecnica tuttora in fase di discussione da approfondire. Nell’incontro diversi sindaci hanno proposto un coordinamento provinciale che potrà essere effettuato proprio dai nuovi uffici regionali dell’Agenzia articolati sul territorio. Si è aperto un confronto positivo – aggiunge Muzzarelli – sul nuovo sistema di protezione civile regionale che sarà in grado portare sicuramente un grande miglioramento per la gestione delle emergenze e la realizzazione degli interventi».
La proposta della Regione sull’allertamento prevede un maggiore coinvolgimento dei sindaci nella dichiarazione delle diverse fasi dell’emergenza (attenzione, preallarme e allarme) sulla base di macroscenari di possibili calamità naturali che saranno indicati dall’Agenzia regionale.