Nutrie2 – Specie introdotta dagli anni ’20 Dal 2014 non viene più considerata fauna selvatica

La necessità di promuovere un accordo tra enti scaturisce dalla legge del 2014 che classifica le nutrie alla pari di topi, ratti e talpe su cui è competente il Comune, nell’ambito della tutela igienico-sanitaria, mentre in precedenza, essendo inserite nella norma nazionale sulla fauna selvatica, erano di competenza della Provincia tramite i piani di controllo.

Il coordinamento della Provincia tramite la convenzione consente di proseguire nell’attività di controllo.

Le nutrie sono dannose per gli argini non solo a causa delle tane ma anche perché distruggono in profondità la vegetazione contribuendo a rendere le rive meno stabili e più facilmente soggette a frane.

La nutria è un roditore di grossa taglia (arrivano a pesare anche oltre dieci chili) originario del Sudamerica e introdotto in Europa negli anni ’20 per la produzione di pellicce (il cosiddetto castorino).

Dopo la crisi di questa attività, la nutria, non essendo cacciate e in assenza di predatori naturali, ha iniziato a moltiplicarsi velocemente in tutta Europa, anche nel modenese; i comuni  più interessati sono quelli dell’area nord.

Pubblicato: 20 Novembre 2017Ultima modifica: 21 Novembre 2017