La necessità di promuovere un accordo tra enti scaturisce dalla legge del 2014 che classifica le nutrie alla pari di topi, ratti e talpe su cui è competente il Comune, nell’ambito della tutela igienico-sanitaria, mentre in precedenza, essendo inserite nella norma nazionale sulla fauna selvatica, erano di competenza della Provincia tramite i piani di controllo.
Il coordinamento della Provincia tramite la convenzione consente di proseguire nell’attività di controllo.
Le nutrie sono dannose per gli argini non solo a causa delle tane ma anche perché distruggono in profondità la vegetazione contribuendo a rendere le rive meno stabili e più facilmente soggette a frane.
La nutria è un roditore di grossa taglia (arrivano a pesare anche oltre dieci chili) originario del Sudamerica e introdotto in Europa negli anni ’20 per la produzione di pellicce (il cosiddetto castorino).
Dopo la crisi di questa attività, la nutria, non essendo cacciate e in assenza di predatori naturali, ha iniziato a moltiplicarsi velocemente in tutta Europa, anche nel modenese; i comuni più interessati sono quelli dell’area nord.