in consiglio gli episodi di teppismo all’iis galilei elena malaguti: “sanzioni e volontariato sociale”

«È evidente che gli episodi di teppismo e vandalismo, come quelli avvenuti all’istituto Galilei di Mirandola, devono essere sanzionati. Ed è giusto che la sanzione comprenda il risarcimento non solo per il danno arrecato alle persone e alle cose ma anche alla comunità. A questo scopo è efficace l’inserimento degli autori di questi atti in progetti di volontariato sociale che diverse scuole hanno adottato e che vanno sostenuti». Lo ha affermato Elena Malaguti, assessore provinciale all’Istruzione, rispondendo in Consiglio provinciale a un’interpellanza sugli atti di bullismo e violenza avvenuti all’Iis Galilei di Mirandola presentata dai consiglieri del Pdl Bruno Rinaldi e Mauro Sighinolfi. L’assessore ha poi specificato che accanto alla sanzione, «necessaria conseguenza della trasgressione delle regole e del patto educativo», si collocano gli interventi di prevenzione del disagio e di sostegno che puntano «sulla cultura delle regole e sull’etica della fatica e dell’impegno nei quali, oltre al lavoro degli operatori scolastici, del volontariato e delle istituzioni, è importantissimo il coinvolgimento della famiglia».

Entrando nel merito delle modalità del risarcimento dei danni, l’assessore ha spiegato che dipendono dal regolamento che ogni autonomia scolastica si è data. Al Galilei, all’inizio dell’anno scolastico le aule, con un documento che ne attesta le condizioni, vengono consegnate alla classe che ne diviene responsabile. Se si verificano danni, si richiede il risarcimento al colpevole, ma se questi non è identificabile sarà la classe a pagare in base al patto educativo di corresponsabilità scuola-famiglia firmato da alunni e genitori.

Sottolineando che «la severa repressione dei comportamenti violenti tutela soprattutto il diritto di chi vuole studiare», Giorgio Siena (Pd) ha osservato che «oggi gli istituti professionali sopportano pesi e problemi tali che richiedono azioni differenziate rispetto agli altri tipi di scuola», mentre per Sergio Pederzini (Idv) «un’educazione che difende troppo i figli anche quando sbagliano contribuisce alla diffusione di comportamenti impensabili solo vent’anni fa».

Soddisfatto della risposta il consigliere Rinaldi per il quale «l’autonomia fa ricadere parte della responsabilità sulla dirigenza scolastica dalla quale dipende il clima all’interno della scuola».

Pubblicato: 21 Gennaio 2011