edilizia scolastica, contributi per 760 mila € malaguti: “finanziamo 6 interventi, assente lo stato”

Ammonta a 760 mila euro il finanziamento per l’edilizia scolastica stanziato dalla Regione Emilia Romagna e assegnato alle scuole modenesi in base alla graduatoria stilata dalla Provincia di Modena che prevede interventi a Savignano, Montecreto, Montese, Pievepelago, San Possidonio e a Modena per l’attuale sede del Deledda in via Ganaceto per un investimento complessivo di oltre due milioni di euro.

Lo stanziamento riguarda solo l’annualità in corso e non il triennio, come avviene di solito, perché – spiega Elena Malaguti, assessore provinciale all’Istruzione – «la riduzione delle risorse e, soprattutto, l’assoluta mancanza del contributo statale, visto che il governo non ha finanziato la legge 23 sull’edilizia scolastica, ha costretto la Regione a limitare la programmazione ma garantendo almeno i fondi per il primo anno».

A Savignano per la scuola media Graziosi vanno 119 mila euro complesisvo di quasi 400 mila euro. A Montecreto il contributo per la scuola d’infanzia Pascoli è 36 mila euro (120 mila euro il costo totale), a Montese di 199 mila euro per la scuola elementare Righi e la media Martiri della libertà, su di un intervento complessivo di 663 mila euro. A San Possidonio per la scuola d’infanzia Rodari il contributo è di 57 mila euro, su di un costo finanziato di 190 mila, anche se la realizzazione dell’edificio costerà complessivamente oltre un milione di euro. A Pievepelago per gli interventi previsti all’edificio dell’istituto superiore Cavazzi  sono assegnati contributi per 53 mila euro. La quota provinciale, pari a 300 mila euro, è interamente utilizzata per l’istituto professionale Deledda di Modena.

«I Comuni – osserva l’assessore Malaguti – hanno presentato 15 progetti ammissibili per un totale di oltre sette milioni di euro di investimenti, mentre per gli interventi sull’antisismica saranno previsti altri canali di finanziamento. La quota del 30 per cento di contributo ha permesso di sostenere un numero maggiore di interventi, a partire da quelli già in stato avanzato di progettazione e cantierabili in tempi brevi». I criteri di priorità hanno privilegiato gli interventi compresi negli accordi quadro per lo sviluppo delle zone montane o quelli per edifici scolastici utilizzati in forma associata da diversi Comuni; privilegiati anche i lavori realizzati con tecniche di bioarchitettura, bioedilizia, e risparmio energetico, così come i Comuni che non avevano ricevuto finanziamenti nell’ultimo triennio.

Pubblicato: 25 Gennaio 2011