Un fondo nazionale di 15 milioni di euro, stanziato in base all’articolo 9 della legge 53 a sostegno della maternità, è a disposizione delle imprese per finanziare l’applicazione di strumenti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Fino al 28 ottobre 2011, le imprese potranno infatti presentare i propri progetti per attivare forme diverse e più elastiche di organizzazione del lavoro; orari più flessibili per renderli maggiormente compatibili con le esigenze familiari; nuovi sistemi di valutazione delle prestazioni e dei risultati. A ricordare gli strumenti per facilitare la conciliazione tra lavoro e famiglia e le opportunità per le aziende, è l’ordine del giorno presentato in Consiglio provinciale di Modena da Grazia Baracchi (Pd) e approvato con il voto favorevole di Pd, Idv e Gruppo misto. Astenuti Pdl e Lega nord.
Come ha ricordato la consigliera Baracchi nella presentazione, la legge finanzia progetti che richiedono l’azione congiunta di enti territoriali, aziende e parti sociali, prevedendo anche, ed è la prima volta, la possibilità di elaborare progetti di conciliazione diretti a titolari di impresa, liberi professionisti e lavoratori autonomi che abbiano l’esigenza di farsi sostituire. Ulteriori informazioni sul bando si possono trovare sul sito: www.lavoro.provincia.modena.it.
Per diffondere il più possibile le informazioni sulle opportunità messe a disposizione dalla normativa, l’ordine del giorno impegna quindi la Provincia a promuovere le competenze di progettazione in tema di conciliazione attraverso corsi di formazione che coinvolgano tutte le categorie, rivolgendo l’attenzione anche all’utenza maschile, «in un’ottica – ha sottolineato Baracchi – di reale condivisione delle responsabilità genitoriali»; a facilitare la sperimentazione e la diffusione di buone prassi; a dare visibilità alle azioni della Consigliera di parità e della commissione Pari opportunità provinciali.