Ogni idea è ben accetta purché non abbia nulla a che fare con la logica e il senso normale delle cose. Da venerdì 3 a domenica 5 giugno torna a Castelvetro il “Mercurdo”, il mercato dell’assurdo, la manifestazione biennale che per tre giorni occuperà piazze, vicoli, cortili e ogni possibile spazio del borgo medievale di Castelvetro con le performance artistiche più originali e il mercato degli oggetti più insoliti.
Giunto alla 12ª edizione, il Mercurdo è promosso dall’associazione omonima e dal Comune di Castelvetro con il patrocinio della Provincia di Modena e della Regione Emilia Romagna. La direzione artistica è di Chris Channing. Luca Panaro ha curato invece la sezione arti visive, intitolata “Il sonno della ragione”, che prevede installazioni fotografiche e video allo Spazio espositivo Pike, video e performance all’oratorio di Sant’Antonio e un intervento di arte pubblica per le strade del paese. Tutte le opere sono state selezionate tra quelle in gara nel bando di concorso internazionale.
«Una manifestazione ormai consolidata – commenta Mario Galli, vice presidente della Provincia con delega alla Promozione del territorio – che nella sua apparente follia diventa l’occasione di farsi valere per tanti giovani artisti e di farsi conoscere nelle sue eccellenze per il territorio».
Tanti gli spettacoli in programma: da “Tristano Testa. Ti amo ma non ti riguarda”, in scena venerdì e domenica, a “Vanjuska Moj” con il duo circense Nando e Maila, sabato sera in piazza Roma. Nel pomeriggio di domenica lezioni magistrali sull’assurdità dei racconti che passano di bocca in bocca fino a trasformarsi in leggende metropolitane e su dove si trova realmente l’America. Dal venerdì sera saranno aperti tutti gli spazi espositivi e il mercato di artigianato artistico e il Musa, il museo permanente dell’assurdo, e l’Enoteca regionale dove si potrà assaggiare il lambrusco grasparossa Rasposo, vino ufficiale della manifestazione distribuito con l’etichetta n edizione limitata disegnata dal giovane artista spagnolo Raul Lazaro. Ci si potrà fermare dall’orecchiologa, dal lettore semiautomatico del domani, davanti al “discormadio” o seguire, sabato e domenica, il dibattito itinerante sul tema della perfetta libertà della mancanza di scelta.