Parte lunedì 1 ottobre la caccia collettiva al cinghiale con i metodi della “braccata”(minimo 15 persone con più cani) e della “girata” (minimo quattro cacciatori e un solo cane).
Come prevede il calendario venatorio, l’attività avviene tutti i giorni, tranne martedì e venerdì giornate di silenzio venatorio, e coinvolge oltre due mila doppiette abilitate dopo aver frequentato un corso autorizzato dalla Provincia.
Per i cacciatori alla piccola fauna stanziale che frequentano le aree dove si svolge questo tipo di caccia c’è l’obbligo di indossare indumenti a “ad alta visibilità”: ogni cacciatore è tenuto ad indossare almeno un capo di abbigliamento (giacca, gilet, copricapo) di colore giallo o arancione per risultare maggiormente visibile, garantendo una maggiore sicurezza.
L’attività è consentita secondo piani di prelievo approvati dalla Regione e contribuisce a mantenere l’equilibrio faunistico, riducendo i danni all’agricoltura, non solo in Appennino ma anche nella zona pedecollinare.