Mercoledì 7 marzo, alle 15, il Consiglio provinciale di Modena è convocato per discutere e approvare il bilancio preventivo, una manovra finanziaria che è complessivamente di 136 milioni, con un piano degli investimenti che si ferma a 33 milioni (122 milioni nel triennio), sette dei quali garantiti per il 2012 da risorse dell’ente, il resto programmato sulla base di eventuali trasferimenti. Il bilancio è stato rimodulato dopo il calcolo degli effetti della manovra Monti che pesa con un “taglio” ipotizzato di ulteriori 7 milioni di euro rispetto alle cifre presentate alla fine di novembre.
In discussione anche gli emendamenti proposti dai gruppi consiliari: due da parte del Pdl, due dell’Udc.
Nella proposta di bilancio presentata dalla giunta sono confermate le razionalizzazioni sul fronte della spesa, sia per il personale (cala di oltre un milione rispetto allo scorso anno) che per le cosiddette spese di sviluppo (i progetti dei diversi assessorati) che diminuiscono del 10 per cento assestandosi sui quattro milioni di euro.
Confermato anche l’aumento dell’aliquota Rc auto, passata dal 12,5 per cento al 16 per cento con un’incidenza per i cittadini di 2,85 euro ogni 100 euro di polizza, così come la scelta di non procedere al progetto di riorganizzazione delle sedi inserendo l’ex caserma Fanti tra i beni alienabili per finanziare, in caso di vendita, ulteriori investimenti.
«I tagli ai trasferimenti – precisa l’assessore al Bilancio Marcella Valentini – si traducono in oltre 13 milioni di euro che dovremo “restituire” allo Stato, rispetto ai sei dello scorso anno. Ma questo bilancio di previsione pone le basi per rispettare il Patto di stabilità e quindi garantire il regolare pagamento dei lavori pubblici alle imprese fornitrici entro i tempi contrattuali».