8 marzo1 – Le Istituzioni e i diritti delle donne La Regione sigla il patto contro le discrimazioni

«Per affermare a pieno i diritti delle donne c’è ancora tanto da fare.  E’ una battaglia faticosa che continueremo a portare avanti insieme, anche all’interno delle istituzioni, perché superare le discriminazioni di genere significa lottare contro ogni  discriminazione».

Lo ha affermato Roberta Mori, presidente della Commissione per la parità e per i diritti delle persone della Regione, siglando per conto della Regione, giovedì 8 marzo nella sede della Provincia, il “Patto di Modena per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile sulle donne, in applicazione della convenzione di Istanbul e sulla base della legge per la Parita’ della Regione Emilia-Romagna”.

«Gli enti locali e le istituzioni modenesi – ha aggiunto Mori – sono ai primi posti per lo sviluppo di azioni positive a tutela delle donne, frutto dell’impegno anche delle associazioni, un’esperienza che dobbiamo diffondere in tutto il paese».

Sono intervenuti anche Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, che ha firmato il Patto in rappresentanza della Provincia, Caterina Liotti, consigliera provinciale delegata alle Pari opportunità, Barbara Maiani, consigliera di parità della Provincia, e Irene Guadagnini, assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena, sindaci e rappresentanti delle associazioni.

Durante la discussione Barbara Maiani ha illustrato l’attività del proprio ufficio che si è concentrata soprattutto sulle discriminazioni nei luoghi di lavoro (vedi comunicato n.96), mentre Caterina Liotti ha illustrato i contenuti del Patto, approvato nei mesi scorsi anche da Provincia e dai sindaci modenesi, che ha come obiettivo la promozione di politiche attive per le pari opportunità.

Nel Patto gli enti locali si impegnano, tra l’altro, a promuovere la rappresentanza paritaria nei vari organismi e nelle nomine dei Comuni e prevedere in ogni giunta comunale una delega specifica alle pari opportunità.

Il Patto prevede anche l’impegno a promuovere l’intitolazione di spazi pubblici, vie, strade, piazze, rotonde a donne meritevoli ed esemplari che possano costituire modelli positivi per le nuove generazioni, dotare le biblioteche di autrici femminili, anche nella sezione per ragazzi e ragazze e favorire all’interno dell’ente un linguaggio non discriminante.

Pubblicato: 08 Marzo 2018Ultima modifica: 12 Marzo 2018