Prignano, Il castello ritrovato di Matilde di Canossa. A luglio partono gli scavi per recuperare il sito.

Partiranno lunedì 3 luglio 2023, a Montebaranzone, gli scavi archeologici per ‘riscoprire’ il castello di Matilde di Canossa che mai, fino ad oggi, è stato oggetto di studi. La campagna di scavi, realizzata grazie ad un progetto finanziato dall’Università di Verona, in accordo con il Comune di Prignano, interesserà anche l’area dell’antica chiesa duecentesca della rocca e dell’area cimiteriale.

Il progetto è stato reso possibile anche grazie alla sensibilità degli attuali proprietari (eredi della famiglia Manodori e famiglia Fiandri) che hanno concesso il diritto agli scavi. In un’area attigua, proprietà della Diocesi di Modena, inoltre, potrebbero emergere anche i resti di una chiesa duecentesca e di un piccolo cimitero ‘di corte’.

«È una grande soddisfazione per il nostro comune affiancare l’Università di Verona nella presentazione di questo progetto per indagare un sito ricco di storia la cui esistenza, tramandata da generazioni, è circondata da un alone di mistero – afferma il sindaco di Prignano, Mauro Fantini. Desidero ringraziare il professor Nicola Mancassola, senza la cui guida illuminata e paziente, nulla sarebbe partito e il professor Roberto Giacobazzi, Prorettore dell’Università di Verona, di origini prignanesi, per il sapiente e decisivo sostegno al progetto. Un ringraziamento va ai proprietari dei terreni per la sensibilità dimostrata e a Matteo Giannacco, storico, giornalista e consigliere comunale, per l’impegno e la cura puntuale con cui ha seguito le varie fasi del percorso progettuale».

Il professor Nicola Mancassola sottolinea che «da alcuni anni l’università di Verona sta svolgendo ricerche archeologiche nella valle del Secchia che hanno visto tra gli altri gli scavi di Castel Pizigolo, Pieve di Toano e Pieve di Castellarano. Da quest’anno l’attenzione si sposterà anche sul versante modenese. In tal senso il castello di Montebaranzone rappresenta il luogo ideale. Importante centro sia di età matildica, sia di età comunale permetterà di capire meglio la storia di questi territori così significativi nel medioevo. Oltre allo scavo archeologico, mi preme sottolineare l’importante occasione che offrirà la ricerca per una valorizzazione e promozione culturale di questa porzione dell’appennino modenese».

Lo scavo di Montebaranzone si inserisce in un più ampio progetto promosso dall’ateneo veronese sulla Valle del Secchia che da sempre rappresenta una zona di cerniera tra la pianura Padana e gli Appennini e costituisce un’importante area di transito che metteva in comunicazione l’Italia settentrionale con quella centrale (Toscana e Liguria).

Pubblicato: 16 Giugno 2023