Osservatorio Demografico – 1 gennaio 2015

La popolazione modenese

La crisi economica ha prodotto risultati visibili anche a livello demografico, evidenziando una diminuzione dell’attrattività del territorio provinciale: la popolazione residente in provincia di Modena, che ammonta al 1.1.2015 intorno ai 703 mila abitanti, mostra una significativa battuta d’arresto nella crescita che da tempo l’ha contraddistinta.

L’immigrazione netta dall’estero costituisce ancora il fattore che spiega, sebbene in misura attenuata rispetto al passato, la sostanziale tenuta demografica della nostra provincia (+2.303 unità nel 2014 quale saldo tra gli iscritti e i cancellati anagrafici da e per l’estero). Al 1/1/2015,  la popolazione straniera residente in provincia di Modena si mantiene intorno alla quota di 93 mila persone, pari al 13% dei residenti (dieci anni fa i cittadini stranieri residenti costituivano il 8,3% del complesso della popolazione).

Per dare il giusto spazio all’analisi di queste dinamiche, anche quest’anno, l’osservatorio demografico è funzionalmente suddiviso in due volumi: il primo dedicato alla popolazione residente nel suo complesso e il secondo concepito per approfondire le tematiche relative alla popolazione residente straniera.

Il presente lavoro dà luogo al trentunesimo rapporto relativo alla popolazione residente in provincia di Modena ed è realizzato grazie alla collaborazione delle anagrafi comunali modenesi.

Come accade per tutti gli anni successivi alla rilevazione censuaria, i dati prodotti e utilizzati per il presente report, riferiti al 1/1/2014, 2013 o 2012, sono da considerarsi provvisori.

La conoscenza e l’uso di questi dati, la loro articolazione territoriale, il confronto con gli studi sulle previsioni future, sono una preziosa componente su cui basare le scelte programmatiche e le politiche attive così come le strumentazioni urbanistiche, che molti Comuni e la stessa Provincia hanno attivato in questi anni. Occorre continuare ad aggiornare e ad innovare le risposte a fronte del mutamento dei  bisogni e dei soggetti che li esprimono.  Anche questi dati ci confermano tendenze ormai strutturali, che sempre più si consolidano e vanno ad impattare con la situazione di recessione economica in atto e che,  proprio nel corso del 2014, ha subito un nuovo peggioramento.

Rimodulare gli equilibri tra economia e bisogni in una stagione di crisi è la sfida, che abbiamo davanti e  che richiede l’impegno di tutti i livelli istituzionali e sociali.

Pubblicato: 21 Agosto 2015Ultima modifica: 10 Febbraio 2022