Osservatorio Demografico – 1 gennaio 2012

La popolazione modenese

All’inizio del 2012, la popolazione residente in provincia di Modena ammonta a 705.164 unità, confermando anche nel corso del 2011 un trend crescente pari ad oltre 4.250 residenti in più rispetto all’inizio dell’anno, incremento tuttavia inferiore a quello medio registrato nel triennio precedente.

Fattori rilevanti della crescita complessiva sono, l’immigrazione netta da fuori provincia (4.252 unità nel 2011 quale saldo tra gli iscritti e i cancellati anagrafici), prevalentemente costituita da immigrati stranieri (3.140 immigrati stranieri netti, quale differenza tra 11.794 immigrati aggiuntivi e un numero di stranieri cancellati pari a 8.654 unità ).

Il risultato di questi flussi fa sì che al 1.01.2012, la popolazione straniera residente in provincia di Modena raggiunge la quota di la quota di 94.359 unità, pari al 13,7% dei residenti (dieci anni fa i cittadini stranieri residenti costituivano il 5,3% del complesso della popolazione).

Sempre nel corso dell’anno appena trascorso, si conferma l’aumento del numero di famiglie, caratterizzate da una dimensione media sempre più ridotta.

Per dare il giusto spazio all’analisi di queste dinamiche, anche quest’anno, l’osservatorio demografico è funzionalmente suddiviso in due volumi: il primo dedicato alla popolazione residente nel suo complesso e il secondo concepito per approfondire le tematiche relative alla popolazione residente straniera.

Il presente lavoro dà luogo al ventottesimo rapporto relativo alla popolazione residente in provincia di Modena ed è realizzato grazie alla collaborazione delle anagrafi comunali modenesi.

La conoscenza e l’uso di questi dati, la loro articolazione territoriale, il confronto con gli studi sulle previsioni future, sono una preziosa componente su cui basare le scelte programmatiche e le politiche attive così come le strumentazioni urbanistiche, che molti Comuni e la stessa Provincia hanno attivato in questi anni.

Occorre continuare ad aggiornare e ad innovare le risposte a fronte del mutamento dei bisogni e dei soggetti che li esprimono. Anche questi dati ci confermano tendenze ormai strutturali, che sempre più si consolidano e vanno ad impattare con la situazione di recessione economica in atto e che, proprio nel corso del 2011, ha subito un nuovo peggioramento.

Rimodulare gli equilibri tra economia e bisogni in una stagione di crisi è la sfida, che abbiamo davanti e che richiede l’impegno di tutti i  livelli istituzionali e sociali.

Il Direttore Generale
Ferruccio Masetti

Pubblicato: 01 Settembre 2012Ultima modifica: 10 Febbraio 2022