Osservatorio Demografico – 1 gennaio 2013

I cittadini stranieri residenti in provincia di Modena

Come per le precedenti annate della collana, il secondo volume dell’Osservatorio demografico 2013 propone l’analisi del fenomeno immigrazione straniera, ovvero l’analisi dei dati relativi ai cittadini stranieri residenti in provincia di Modena.

La crisi economica, che ha caratterizzato in misura sostanziale tutto il 2012 e che anzi si è via via aggravata nel corso dell’anno, anche a causa del terremoto che ha particolarmente colpito la bassa pianura, si ripercuote anche sulla variabile demografica, che cresce nel corso del 2012 ad un ritmo rallentato e che evidenzia una diminuzione dell’attrattività del territorio provinciale. Tale incremento è dovuto soprattutto alla componente straniera.

I risultati più evidenti possono essere riassunti da poche informazioni statistiche: dieci anni fa i cittadini stranieri residenti erano pari al 5,1% del  complesso della popolazione modenese. All’inizio del 2013, essi raggiungono la quota di 96.671 unità, pari all’13,7% dei residenti. Tuttavia, si rileva un lieve decremento nel corso dell’anno 2013, testimoniato, peraltro, dalla rilevazione riferita al mese di luglio e riassunta nelle “Note congiunturali – n. 2 – Anno 2013” quando i cittadini stranieri ammontano a 95.653 unità.

E, pur tuttavia, il mercato delle “famiglie”, soprattutto di quelle caratterizzate dalla presenza di anziani, alimenta la domanda di lavoro nei confronti delle “badanti”, come risposta individuale ai problemi della non autosufficienza, che affliggono le età più avanzate. Anche la particolare struttura della domanda e dell’offerta di lavoro danno luogo a distorsioni, che richiamano flussi di lavoro dall’estero.

Il dato registrato al 1 gennaio di quest’anno, per la popolazione e per i cittadini stranieri, conferma la sostanziale attendibilità dello scenario previsto per il 2015 e indicato dal Piano territoriale di Coordinamento Provinciale, con uno sviluppo demografico sia pur mitigato dagli effetti della crisi economica in atto e dal recente terremoto.

Viene, pertanto, ribadita la necessità di garantire uno sviluppo sostenibile, sotto il profilo economico, sociale ed ambientale, contenendo l’uso di nuovo territorio e privilegiando la riqualificazione e il riutilizzo dell’esistente.

Per governare gli scenari futuri e per assicurare uno sviluppo sostenibile e durevole, perché di qualità, dovranno essere messe in atto, nel nostro territorio, politiche attente e consapevoli a sostegno di una elevata qualità sociale e di un solido e attivo sistema economico.

Si vuole, infine, evidenziare che come accade per tutti gli anni vicini alla rilevazione censuaria, i dati prodotti e utilizzati nel presente report, riferiti al 1 gennaio 2013 o all’anno 2012, sono da considerarsi provvisori: i Comuni non hanno ancora completato la revisione post-censuaria delle anagrafi e possono modificare i dati, per effetto dei conguagli, fino al 31 dicembre 2013, termine ultimo per completare le operazioni di controllo.

Il Direttore Generale
Dott. Ferruccio Masetti

Pubblicato: 16 Novembre 2013Ultima modifica: 10 Febbraio 2022