Flavescenza dorata in agguato. La malattia della vite, conosciuta anche come “giallume”, in questo periodo è a rischio diffusione. Perciò a partire da domenica 10 giugno sono obbligatori i trattamenti. L’indicazione del Consorzio fitosanitario è rivolta a tecnici e ai produttori viticoli.
Le modalità consigliate sono le seguenti: un trattamento insetticida nei vigneti a conduzione integrata e convenzionale nel periodo compreso tra il 15 e il 25 giugno; due trattamenti insetticidi nei vigneti a conduzione biologica dal 10 al 15 giugno (il secondo trattamento va ripetuto dopo 7-10 giorni dal primo). Un eventuale secondo trattamento nei vigneti a conduzione integrata e convenzionale dovrà essere effettuato dopo 20-30 giorni dal primo.
I tecnici del Consorzio fitosanitario in queste settimane hanno già trovato nei vigneti la presenza di giovani esemplari di cicalina (una farfallina il cui nome scientifico è Scaphoideus titanus), l’insetto che provoca la flavescenza dorata.
I primi segni della malattia risalgono al 2000 e con la lotta obbligatoria che riguarda la totalità delle aziende viticole modenesi è stato finora possibile evitare lo scoppio epidemico e mantenere un basso livello di malattia.
La flavescenza dorata provoca sulle foglie accartocciamenti e ingiallimenti sui vitigni bianchi o arrossamenti sui vitigni; la pianta, di conseguenza, va incontro ad un progressivo deperimento.
In provincia di Modena la malattia resta per il momento concentrata nella zona nord-occidentale (Carpi e comuni confinanti). In quattro anni (2001-2004) sono state estirpate 60 mila viti e abbattuti 70 ettari di vigneto colpiti da “giallumi”, pari a quasi l’uno per cento della superficie vitata.