Realizzare su tutto il territorio provinciale una rete di servizi per affrontare il problema della violenza contro le donne sulla base delle prime esperienze già partite a Modena, Carpi e Sassuolo. Questa rete potrà contare su strumenti di intervento condivisi dai diversi soggetti interessati, tra cui le Forze dell’ordine, i Comuni, i servizi sanitari, le associazioni femminili e i centri di sostegno. E’ questo l’obiettivo previsto da Piano contro la violenza alle donne approvato mercoledì 7 maggio dal Consiglio provinciale di Modena. Hanno votato a favore la maggioranza (Pd, Prc e Verdi) mentre il centro destra (FI-Pdl, An-Pdl e Popolari liberali-Pdl) si è astenuto.
«E’ un Piano importante – ha affermato Palma Costi, assessore alle Pari opportunità della Provincia di Modena, presentando il documento – anche alla luce del grave episodio di violenza sessuale avvenuto nei giorni a scorsi a Savignano, anche se, purtroppo, faremmo fatica a trovare una giornata in cui non si commentano violenze contro le donne. Per questo occorre agire con sempre maggiore efficacia per impedire che simili episodi possano accadere di nuovo».
L’astensione del centrodestra è stata motivata da Antonella Orlandi (FI-Pdl) con la «scarsa concretezza delle azioni. Le intenzioni sono positive, il Piano tutto sommato è buono, tuttavia mancano i fondi necessari per sostenerlo. E le stesse azioni previste appaiono poco incisive».
Il Piano, dopo aver individuato i principali indicatori di rischio che fanno esplodere la violenza (separazioni, gravidanze, difficoltà economiche, patologie psicologiche fino al possesso di armi), prevede l’avvio su tutto il territorio provinciale di una fase di formazione per tutti i soggetti istituzionali e delle associazioni, dagli operatori comunali, alla sanità fino alle Forze dell’ordine, per fornire gli strumenti di conoscenza adeguati per far funzionare al meglio i servizi e l’attività di prevenzione. Al contempo è prevista l’individuazione di protocolli operativi su sicurezza e accoglienza, campagne di comunicazione e azioni rivolte alle vittime o potenziali vittime.
Il Piano arriva dopo oltre un anno di attività del Tavolo istituzionale contro la violenza alle donne al quale partecipano Provincia, Comuni, Questura di Modena, Carabinieri, Ausl di Modena, Policlinico di Modena, organismi di parità, centri di sostegno, associazioni femminili e autorità scolastiche.
A seguito di questa esperienza è stato siglato a Modena un protocollo operativo per l’accoglienza, l’accompagnamento delle donne che subiscono violenza che stabilisce i compiti dei soggetti coinvolti, fino alla definizione di una vero e proprio piano di prevenzione e contrasto contro la violenza. Analoga l’esperienza a Carpi, dove sono state individuate le prime linee di intervento operative per affrontare i casi di emergenza. Nelle prossime settimane partiranno esperienze simili a Pavullo, Vignola e nell’area nord.