Per i produttori scatta anche quest’anno l’allarme per la mosca delle ciliegie. Si tratta di un insetto presente in elevata densità nella zona di collina, ma in progressivo aumento anche nelle zone di pianura (Vignola, Spilamberto) dove si concentra maggiormente la coltura.
Dai monitoraggi effettuati risulta che – riferiscono i tecnici della Provincia e del consorzio fitosanitario – il volo della mosca del ciliegio è iniziato da circa due settimane e che, pertanto, vi è il rischio di attacco del parassita sulle qualità prossime all’invaiatura (per esempio il Giorgia e il Nero I), momento in cui l’insetto inizia l’attività di deposizione delle uova da cui nasceranno le larve. L’invaiatura è quella fase in cui il frutto cambia di colore e passa dal verde al giallo. La maggior probabilità di attacco riguarda comunque le varietà a raccolta più tardiva (ad esempio Nero II, Lapins, Ferrovia)
Perciò oltre a raccomandare di raccogliere tutta la produzione per evitare l’incremento delle infestazioni, si invitano i tecnici e gli agricoltori a prestare attenzione soprattutto nelle aziende più a rischio (presenza di catture sulle trappole o danni a raccolta nell’anno precedente) dove conviene programmare l’esecuzione di un trattamento specifico da effettuarsi con la massima tempestività.