venerdì 24 febbraio, come difendersi dal mobbing ecco il libro “vivere e lavorare con dignità”

Si intitola “Vivere e lavorare con dignità” il libro, promosso dalle Consigliere di parità della Provincia di Modena in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, dedicato a come ci si difende dal mobbing che viene presentato venerdì 24 febbraio, alle 17,30, al Caffè concerto di Piazza Grande a Modena. La pubblicazione raccoglie gli atti di un convegno che si è svolto a Modena due anni fa con la partecipazione dei principali esperti del settore: giuristi, psicologi, sociologi e politici. La prefazione del libro, edito da Carrocci, è del ministro del Lavoro Roberto Maroni. Tra gli interventi anche quelli delle Consigliere di parità Isa Ferraguti e Mirella Guicciardi.


Oltre alla curatrice Catia Iori, docente di Sociologia dei consumi allo Iulm di Milano e direttrice dell’istituto di ricerche sociali Pyramix di Reggio, partecipano alla presentazione del volume l’assessore provinciale al Lavoro Fabrizio Righi e la parlamentare Carmen Motta, componente della commissione Lavoro della Camera.


In Italia il problema del mobbing interessa oltre un milione di lavoratrici e lavoratori. Il termine nasce dal verbo inglese “to mob” (ledere, aggredire) ed è utilizzato per indicare una forma di persecuzione psicologica esercitata sul posto di lavoro, attraverso attacchi ripetuti da parte dei colleghi o dei datori di lavoro. Può assumere diverse forme – dalla semplice emarginazione alla sistematica persecuzione, dall’assegnazione di compiti dequalificanti alla compromissione dell’immagine sociale nei confronti di clienti e superiori – ma lo scopo finale è sempre lo stesso: eliminare una persona che è, o è divenuta, in qualche modo “scomoda”, distruggendola psicologicamente e socialmente in modo da provocarne il licenziamento o da indurla alle dimissioni.


Per le vittime si presentano diversi problemi, anche psicologici (dai disturbi psicosomatici alla depressione), ma il mobbing danneggia l’intero sistema sociale e il Parlamento europeo ha sollecitato gli Stati membri a combatterlo con adeguati strumenti di prevenzione e repressione.

Pubblicato: 22 Febbraio 2006Ultima modifica: 17 Marzo 2006