Nel corso del 2000 hanno avuto accesso alla formazione professionale a Modena 3251 donne e 4231 uomini occupati che intendevano qualificare la propria professionalità per restare competitivi nel mondo del lavoro. Altre 2300 persone (1088 uomini e 1222 donne) disoccupate o alla ricerca della prima occupazione hanno frequentato corsi di formazione per un inserimento o un reinserimento nel mercato del lavoro. A questi dati si aggiungono i quasi seimila giovani (2943 ragazze e 2691 ragazzi) che hanno partecipato a percorsi integrati di orientamento e di alternanza scuola-lavoro per raggiungere la cifra record di 15 mila e 426 persone che nel corso dell’anno hanno avuto la possibilità di partecipare ad attività di formazione professionale.
Sono i dati del primo anno del triennio 2000-2002 della Programmazione modenese della formazione professionale che prevede interventi per circa 75 miliardi di lire. All’analisi intermedia del piano è dedicato il convegno di venerdì 23 novembre (ore 9, Villa Cesi a Modena, strada per Nonantola) promosso dalla Provincia: “La formazione professionale a Modena: A che punto siamo?”.
Oltre al rapporto sul 2000, è prevista la presentazione di un modello di valutazione d’impatto delle politiche formative. I lavori sono aperti dal presidente della Provincia Graziano Pattuzzi. Bruno Dente, docente di Analisi delle politiche pubbliche del Politecnico di Milano, conduce una tavola rotonda dedicata ai nuovi scenari della formazione alla quale partecipano l’assessore regionale Mariangela Bastico, il rappresentante di Confindustria Giovanni Neri e l’esponente della Cgil nazionale Andrea Ranieri. Conclude Claudio Bergianti, assessore provinciale alla Formazione professionale.
Þ I giornalisti sono invitati a seguire i lavori del convegno
che si svolge a Villa Cesi, strada per Nonantola, località Bagazzano
Þ Tra le ore 10 e le ore 11 sarà possibile realizzare interviste radiofoniche e televisive