Presentando l’interpellanza sull’intervento di recupero della ex Caserma Fanti, il consigliere del Pdl Bruno Rinaldi ha sottolineato l’incremento dei costi dell’intervento rispetto a quelli annunciati al momento dell’acquisto. Un tema ripreso dal capogruppo del Pdl Dante Mazzi che ha parlato esplicitamente di «questione sottostimata: vorremmo un piano finanziario e tempi precisi». Per Mazzi in questa fase economica servono opere pubbliche «ma devono essere utili per i cittadini, e non sembra questo il caso».
Pur dichiarandosi d’accordo sull’obiettivo di risparmiare le spese di locazione degli uffici, il capogruppo del Pdl ha criticato il progetto («una scelta non felice») sia perché non prevede l’unificazione di tutti i servizi sia per la mancanza di parcheggi nell’area individuata. «Si deve anche valutare – ha aggiunto Mazzi – la possibilità di fruire della sede non solo nei giorni lavorativi per garantire una reale apertura alla città di uno spazio storico».
Per Giovanna Bertolini (Pdl) l’area, comunque, «rimarrà ancora a lungo abbandonata a se stessa. L’acquisto è stato un favore fatto al Comune di Modena e ora vediamo quanto ci vorrà per realizzare, forse, l’intervento».
Il progetto è stato apprezzato da Ivano Mantovani (Pd) perché risponde al disagio di lavorare su tante sedi diverse e all’esigenza di risparmiare i costi per le locazioni. «Ora si cerca di valutare – ha spiegato Mantovani – le condizioni più vantaggiose per l’ente, la soluzione finanziaria più idonea, per realizzare l’intervento in questa situazione economica certo non favorevole». Per il consigliere del Pd, inoltre, il progetto ha le caratteristiche giuste per contribuire «a valorizzare una parte importante della città».