Il bilancio della situazione a un anno dall’alluvione causata dal crollo dell’argine del Secchia a S.Matteo di Modena, sarà al centro del Consiglio provinciale in programma lunedì 19 gennaio, con inizio alle ore 9, nel corso del quale è prevista una relazione di Rita Nicolini, responsabile della Protezione civile provinciale che ha guidato lo staff tecnico incaricato dalla Regione di coordinare l’attività dei Comuni nella fase di raccolta delle richieste di rimborso e quello dedicato ai lavori sugli argini.
«A un anno di distanza dall’alluvione ricordiamo innanzitutto il coraggio e la generosità di quanti dal primo minuto si sono impegnati per aiutare i concittadini in difficoltà, e un pensiero particolare va ad Oberdan Salvioli, che ha perso la vita”, ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena. Muzzarelli ha ricordato: “Lunedì faremo il punto su quanto è stato fatto finora e quanto resta da fare per la prevenzione e la sicurezza dei nostri fiumi e sulle attività per favorire la ricostruzione e rimborsare cittadini e imprese per i danni subiti».
In Consiglio saranno illustrati i dati relativi ai rimborsi effettuati e quelli ancora da completare e sarà fatto il punto sul piano di interventi di sicurezza degli argini avviato dopo l’alluvione, che prevede investimenti complessivi per oltre 38 milioni di euro con oltre 70 interventi in parte già realizzati.
Per i risarcimenti dei danni e la messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena sono disponibili 210 milioni di euro: oltre ai 50 milioni per i privati, 15 milioni per 52 cantieri conclusi sugli argini dei fiumi, altri 23 milioni sempre per gli argini per interventi in corso di programmazione, 80 milioni per i danni alle attività produttive, 7 milioni e 400 mila euro per il ripristino delle opere pubbliche danneggiate, delle strutture pubbliche sociali e sanitarie, religiose, sportive e dei beni di interesse storico-artistico. Le risorse rimanenti saranno utilizzate per ulteriori interventi di messa in sicurezza.
Al Consiglio sono stati invitati anche tutti i soggetti ed enti coinvolti nell’emergenza, dalla Prefettura agli enti locali ai rappresentanti delle strutture tecniche (Aipo, Servizio tecnico di bacino della regione, Consorzi di bonifica, aziende di servizio.
I giornalisti sono invitati a seguire i lavori del Consiglio
Per interviste radiofoniche e televisive si suggerisce la fascia oraria dalle 10,30 alle 11.