Incentivare i progetti di promozione integrata e sostenibile del turismo nel territorio, valorizzando la costruzione di reti di operatori e i poli di eccellenza come il circuito Terra di motori, l’Appennino dolce e dinamico che unisce sport e natura, il circuito dei castelli, il polo di eccellenze enogastronomiche, il circuito del Romanico. Sono questi gli obiettivi principali delle linee strategiche del Programma turistico provinciale di Modena per il 2011 approvate da Consiglio provinciale proprio mentre si assegnano i contributi per il 2010 (comunicato n. 263). Il documento ha ottenuto il voto favorevole di Pd e Idv. Contrari Lega nord, Udc e i consiglieri del Pdl Mazzi e Bertolini. Astenuti Sighinolfi e Rinaldi, sempre del Pdl.
Mario Galli, assessore alla Promozione del territorio, illustrando il Programma ha sottolineato che «il turismo oggi si basa sulla motivazione. La sfida che ci aspetta è quindi trovare i tempi giusti per incrociare il momento della decisione con una proposta di destinazione. Il Programma – ha poi aggiunto Galli – insieme agli altri contributi stanziati dalla Provincia, arriverà ad attivare investimenti per circa dieci milioni di euro».Mauro Sighinolfi (Pdl), ha motivato il voto di astensione con «la volontà di dare la possibilità alla Provincia di dimostrare che fa sul serio», ribadendo però che è necessario «dare un segnale agli operatori del nostro territorio» mentre Bruno Rinaldi (Pdl) ha rilevato che «non sempre le spese sono coordinate ma apprezziamo lo sforzo per migliorare reti e organizzazione». «Programma bello ma inattuabile» invece per Stefano Corti (Lega nord) per il quale «mancano strade adeguate nella zona ovest dell’Appennino». Luca Gozzoli ha replicato esortando a «smettere di piangerci addosso: presentare il territorio come svantaggiato non aiuta. Chiederemo ai neoeletti in Regione di attivarsi perché le risorse per il turismo non vadano solo alla riviera e allo sci». D’accordo sul punto anche Dante Mazzi (Pdl) per il quale «i piani precedenti sono stati un fallimento. Bisognerebbe inserire gli itinerari del nostro Appennino nel turismo scolastico». Per Sergio Pederzini (Idv) è necessario «sostenere chi vuole fare innovazione ma i Comuni dovrebbero impegnarsi di più» mentre Fabio Vicenzi (Udc) ha chiesto che «il pubblico faccia un passo indietro sulle iniziative concentrando il proprio intervento su infrastrutture e centri storici». Secondo Ennio Cottafavi (Pd) il programma «è un’occasione per il nostro territorio. Bisognerebbe fare massa critica».